Il Made in Italy resiste all’incertezza: il caso Zoppas e la forza dell’export.

A giugno 2025, i dati Istat indicano un incremento del 4,7% nel commercio estero extra UE rispetto allo stesso mese del 2024, segnando un cambio positivo rispetto al -4,6% di maggio. Il presidente dell’ICE, Matteo Zoppas, evidenzia l’aumento delle vendite di beni di consumo non durevoli e beni intermedi. Nel primo semestre del 2025 si registra un +1,3% rispetto al 2024, con una crescita significativa verso gli USA (+10,3%). Nonostante l’incertezza globale, è fondamentale mantenere il mercato americano e raggiungere l’obiettivo di 700 miliardi di esportazioni entro il 2025.
Crescita dell’Export Extra UE: Trend Positivo per l’Industria Italiana
ROMA (ITALPRESS) – I dati Istat sul commercio estero extra UE di giugno 2025 mostrano un aumento del 4,7% rispetto a giugno 2024, a testimonianza di un atteggiamento proattivo che ha favorito gli scambi nonostante un contesto globale incerto. Questo incremento è particolarmente attribuibile alle vendite di beni di consumo non durevoli (+9,9%), beni intermedi (+5,8%) e beni strumentali (+1,6%). Matteo Zoppas, presidente di ICE, sottolinea l’importanza di questo risultato, che rappresenta un buon segnale per l’economia italiana.
Il primo semestre del 2025 registra una crescita complessiva dell’1,3% rispetto al medesimo periodo del 2024, un dato che evidenzia un miglioramento rispetto al +0,7% del gennaio-maggio. Particolarmente significativo è l’andamento delle esportazioni verso gli Stati Uniti, con un incremento del 10,3% a giugno rispetto allo stesso mese dell’anno precedente e un +7,8% nel periodo gennaio-giugno 2025, rispetto al 2024. Altri mercati importanti che mostramo tendenze positive includono la Svizzera (+18,4%), il Medio Oriente (+6,8%) e i paesi ASEAN (+5,3%).
ICE è attivamente coinvolta nella promozione delle imprese italiane in queste aree, lavorando a vari progetti per rafforzare la loro presenza. Riguardo all’accordo sui dazi del 15% in discussione tra UE e USA, questo potrebbe contribuire a stabilizzare l’incertezza presente. Tuttavia, permangono dubbi su alcuni aspetti applicativi come le merci in transito e le modalità specifiche di attuazione. Le commodity facilmente sostituibili risultano più vulnerabili ai cambiamenti dei dazi, mentre i prodotti di marca beneficiano di una maggiore protezione.
Infine, il tema dei dazi è cruciale, poiché influisce sui prezzi finali e sui margini della filiera. È fondamentale che vengano implementate misure per preservare il valore del cambio euro-dollaro, dato che attualmente raddoppia il dazio effettivo. L’obiettivo ambizioso per il futuro è quello di raggiungere i 700 miliardi di euro in esportazioni, partendo dai 623 miliardi del 2024. È imperativo non perdere il mercato americano, frutto di anni di investimenti e sforzi nel consolidamento di questo importante rapporto commerciale.
Risultati Positivi del Commercio Estero Italiano nel Giugno 2025
ROMA (ITALPRESS) – I dati Istat sul commercio estero extra UE di giugno 2025 mostrano un incremento significativo rispetto all’anno precedente, con una crescita del 4,7% rispetto a giugno 2024, in netto miglioramento rispetto al -4,6% registrato a maggio. Matteo Zoppas, presidente di ICE, afferma che questo risultato è frutto di un’azione proattiva che ha incentivato gli scambi internazionali, nonostante l’attuale incertezza globale. A contribuire a questo risultato, le vendite di beni di consumo non durevoli sono aumentate del 9,9%, mentre i beni intermedi e strumentali hanno mostrato crescite rispettivamente del 5,8% e dell’1,6%.
Il primo semestre del 2025 si chiude quindi con un incremento dell’1,3% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando si era registrato un +0,7% nei primi cinque mesi. Ancora più incoraggianti sono i dati relativi all’export verso gli Stati Uniti, dove a giugno 2025 si è registrato un +10,3% rispetto all’anno precedente. Anche il primo semestre evidenzia un aumento del 7,8% rispetto ai primi sei mesi del 2024. Inoltre, altri mercati come Svizzera, Medio Oriente e paesi ASEAN continuano a dimostrare una tendenza positiva, con incrementi significativi delle esportazioni.
L’accordo sui dazi al 15% tra UE e USA rappresenta un passo importante per chiarire alcune incertezze, offrendo un compromesso in un momento negoziale complesso. Rimangono, tuttavia, dubbi su aspetti pratici come le merci in transito e le modalità specifiche di applicazione. I settori più vulnerabili sono le commodity facilmente sostituibili, mentre i prodotti di marca godono di maggiore protezione. I dazi possono incrementare i prezzi al consumo e diminuire i margini, influenzando negativamente l’appeal del prodotto italiano sul mercato.
È fondamentale adottare strategie per tutelare il cambio euro-dollaro, che attualmente incide sul dazio effettivo. L’obiettivo ambizioso è raggiungere 700 miliardi di esportazioni, con un incremento rispetto ai 623 miliardi del 2024. Italia non può rischiare di perdere il mercato americano dopo anni di investimenti volti a consolidare questo importante rapporto commerciale.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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