Il Testamento di Papa Francesco: Ultima Volontà di Essere Seppellito a Santa Maria Maggiore

Il Testamento di Papa Francesco: Ultima Volontà di Essere Seppellito a Santa Maria Maggiore

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Il Testamento di Papa Francesco: Un Messaggio di Speranza e Pace

ROMA (ITALPRESS) – In un momento di profonda riflessione e spiritualità, Papa Francesco ha lasciato un messaggio toccante nel suo testamento, un documento ricco di significato che rivela non solo la sua volontà riguardo alla sepoltura, ma anche una testimonianza della sua fede e dei valori che hanno guidato la sua vita e la sua missione. “Nel Nome della Santissima Trinità. Amen. Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura,” scrive il Santo Padre.

In queste parole si percepisce un forte legame con la Madonna, a cui ha sempre affidato la sua vita e il suo ministero: “Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.” Questo desiderio non è casuale; rappresenta un luogo di grande significato spirituale per il Papa, che ha condiviso in più occasioni come questa basilica fosse un punto di riferimento nella sua vita, soprattutto nei momenti di preghiera e meditazione.

Un Ultimo Viaggio nella Casa di Maria

“Desidero che il mio ultimo viaggio terreno si concluda proprio in questo antichissimo santuario Mariano,” dichiara Papa Francesco nel suo testamento. Questo desiderio manifesta la sua intima connessione con Maria, la Madre di Dio, una figura centrale nella spiritualità cristiana e nel cammino di fede del Papa. “Mi recavo per la preghiera all’inizio e al termine di ogni Viaggio Apostolico ad affidare fiduciosamente le mie intenzioni alla Madre Immacolata e ringraziarLa per la docile e materna cura,” aggiunge.

La scelta della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore non è solo personale, ma è anche un richiamo alla dimensione comunitaria della fede. Qui, in un contesto di preghiera e speranza, Papa Francesco desidera che i fedeli possano continuare a pregare per lui e per il mondo. Salvatore Martello, una delle persone vicine al Papa, ha dichiarato: “La decisione di far riposare le sue spoglie in un luogo così ricco di significato testimonia l’amore e la devozione che Papa Francesco ha sempre avuto per la Mater Misericordiae.” La scelta della sua sepoltura è un gesto simbolico, non solo per lui, ma per tutti coloro che continueranno a seguire il suo esempio di vita.

Nel testamento, il Papa specifica anche la sua volontà riguardo alla preparazione della sepoltura: “Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore.” Questa attenzione ai dettagli riflette la sobrietà di Papa Francesco, un presupposto che ha caratterizzato il suo pontificato, sempre in ricerca di un dialogo semplice e diretto con le persone, lontano da ogni ostentazione.

“La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli,” conclude il Papa nel suo testamento. Queste parole non sono solo un’espressione della sua personale esperienza, ma un invito a tutti a impegnarsi per la pace e la solidarietà, valori fondamentali nei momenti di crisi come quelli che viviamo oggi.

Secondo padre Antonio Spadaro, direttore di “Civilta Cattolica,” “questo testamento è un documento che porta con sé una forte eredità spirituale. Non riguarda solo una questione di vita o di morte, ma è un richiamo a vivere la propria vita in pienezza, dedicandosi al servizio degli altri.” Queste affermazioni risuonano con la convinzione che ogni momento della vita offre opportunità per amare e servire, temi cari a Papa Francesco.

In un mondo segnato da conflitti e divisioni, il messaggio finale di Papa Francesco è un invito a riscoprire la dimensione della pace e della fraternità. “Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me,” scrive nel documento, esprimendo gratitudine verso tutti coloro che hanno condiviso il suo percorso di vita e di fede.

Il testamento di Papa Francesco non è un semplice documento, ma una testimonianza di speranza e una chiamata all’azione. Un’eredità che ci spinge a lavorare per un mondo migliore, fondato sulla compassione e sulla solidarietà, in un viaggio eterno nella fede.

Fonti: Comunicato Stampa Ufficiale della Santa Sede, Civilta Cattolica.

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