Incendi in Europa devastano un’area pari al Lussemburgo: 2025, anno di eventi estremi.

Incendi Boschivi in Europa: La Situazione Critica del 2023
Secondo il Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi (Effis) dell’Unione Europea, dal gennaio 2023, in Europa è bruciata un’area equivalente a quella del Lussemburgo. Al 15 luglio, la superficie totale bruciata ha raggiunto i 231.539 ettari, un incremento del 119% rispetto alla media storica di 105.586 ettari per questo periodo. Gli incendi, che nelle ultime settimane hanno costretto decine di migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni, hanno provocato un tragico bilancio di almeno tre vittime in Turchia e seri disagi in altre aree, come Catalogna e Creta. I cittadini di Toledo e Madrid stanno vivendo situazioni di emergenza, e le stime indicano che questo dramma è destinato a crescere nei prossimi mesi.
La Tempesta Perfetta: Cause e Conseguenze
La situazione attuale è stata definita da esperti come una “tempesta perfetta” di ondate di calore e siccità. Sarah Carter, ricercatrice associata di Global Forest Watch, afferma: “Sappiamo che il 2023 è stato l’anno più caldo mai registrato”. Secondo Carter, l’aumento delle temperature e la prolungata siccità contribuiscono a creare condizioni favorevoli agli incendi boschivi. La stagione degli incendi, in passato concentrata nei caldi mesi estivi, si sta ora estendendo anche ai periodi primaverili, in parte a causa delle crescenti emissioni di gas serra dovute all’uso di combustibili fossili.
I dati di Effis mostrano che, al 15 luglio, il numero totale di incendi segnalati era di 1.230, un numero significativamente più alto rispetto alla media di 478 incendi per lo stesso periodo dell’anno. Tale incremento è stato avvertito in modo particolare tra febbraio e marzo, quando condizioni di calore e siccità hanno dominato l’Europa centrale e occidentale. Anche se i dati dopo marzo sono tornati alla media, è evidente che il cambiamento climatico sta alimentando un aumento delle aree colpite da incendi boschivi.
Mark Parrington, scienziato senior del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Cams), ha dichiarato: “Fino al 16 luglio, le emissioni totali di carbonio stimate dalle fiamme in tutti i Paesi dell’Ue raggiungono 1,9 megatonnellate di carbonio”. Questi incendi, alimentando un ciclo devastante, rendono le foreste più vulnerabili alle fiamme future.
Paesi Colpiti e Dati allarmanti
Tra i Paesi più colpiti da incendi quest’anno figurano la Turchia, il Regno Unito e la Romania. In Turchia, incendi devastanti a fine giugno e inizio luglio hanno superato i record storici per il periodo, portando a emissioni di fumi elevate. Non solo, ma nel Regno Unito, i grandi incendi in Scozia hanno portato a un aumento delle emissioni al livello più alto degli ultimi 22 anni.
In Romania, i dati sono ancora più preoccupanti: la superficie bruciata per il 2023 si attesta a 123.000 ettari, rispetto ai 23.000 ettari in media. Questo incremento è stato attribuito alle anomale condizioni di calore e siccità durante i primi mesi dell’anno. Carter sottolinea che “sembra che tutta l’Europa sia in fiamme”, ma è importante notare che il Nord Europa mostra resistenza agli incendi rispetto al Sud, dove il rischio è nettamente più elevato.
Gestione Forestale e Prevenzione degli Incendi
Per affrontare questa emergenza, esperti come Sarah Carter suggeriscono una migliore gestione forestale, che includa un mosaico di vegetazione e la rimozione di specie infiammabili come l’eucalipto. Mantenere l’umidità del suolo è vitale, e creare interruzioni di fuoco può contribuire a prevenire la propagazione delle fiamme.
In alcune regioni, però, la combinazione di forti venti e condizioni di aridità ha reso taluni incendi impossibili da domare. La creazione di sistemi di allerta precoce è quindi fondamentale per garantire la sicurezza della popolazione. I dati di Effis sono essenziali in questo contesto e, attraverso il Centro comune di ricerca (Ccr) della Commissione, vengono emessi avvisi tempestivi.
Carter conclude: “Le persone devono prepararsi a un peggioramento della qualità dell’aria e a rischi per le loro case e attività”. La consapevolezza e la preparazione individuale possono fare la differenza nella lotta contro un fenomeno che si preannuncia sempre più devastante a causa dei cambiamenti climatici.
### Fonti ufficiali:
– Effis (Sistema europeo di informazione sugli incendi boschivi)
– Global Forest Watch
– Copernicus Atmosphere Monitoring Service (Cams)
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