Indigenous communities in Malaysia celebrate a cautious victory as palm oil firm halts deforestation.
Reazioni della Comunità e Azioni Legali
Attivisti indigeni nella zona centrale di Sarawak hanno dichiarato una vittoria temporanea dopo che Urun Plantations ha annunciato un moratorio sulla deforestazione in un’area contesa. I residenti del Long Urun affermano che l’azienda, pur essendo certificata come sostenibile, ha distrutto foreste naturali che dovrebbero rimanere intatte. Alcuni membri della comunità hanno minacciato di intraprendere azioni legali, sostenendo di voler proteggere la loro terra e le risorse naturali dalle pratiche agricole invasive.
Secondo un comunicato dell’ONG SAVE Rivers, i leader comunitari hanno riferito che il Mulino Glenealy/Samling Belaga, l’unico nella regione a rifornirsi da Urun Plantations, ha sospeso l’approvvigionamento di frutti della palma. Questo seguito a una campagna mediatica condotta da SAVE Rivers e dal gruppo di advocacy ambientale The Borneo Project, che ha chiesto ai produttori internazionali di olio di palma di bloccare gli acquisti dalla fabbrica.
A Long Urun, residenti come Eileen Clare Ipa hanno segnalato che, sebbene l’azienda abbia smesso di abbattere alberi, continuano a portare avanti operazioni di manutenzione nelle aree già liberate. Ipa ha espresso preoccupazione riguardo alla natura temporanea del moratorio e ha chiesto che le terre vengano restituite alla foresta.
La Lotta per i Diritti Indigeni
La disputa con Urun Plantations ha radici profonde. I residenti affermano di aver inizialmente accettato l’approvazione del progetto della piantagione nel 2007, ma ora sostengono che l’azienda stia violando i termini del contratto di locazione e la legge statale. Gli abitanti della comunità utilizzano ancora le foreste per attività tradizionali come la coltivazione, la pesca e la raccolta di frutti.
Le immagini satellitari mostrano chiaramente un notevole disboscamento a est della sede della piantagione, a partire dal 2023 e continuando nel 2024. Nonostante le affermazioni della compagnia, cresce la convinzione tra i residenti che stia avvenendo una violazione delle leggi ambientali e dei diritti indigeni.
