Innovazioni nel trattamento dei tumori urologici al San Raffaele di Milano: scopri le novità.
L’Unità di Urologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele: Un Eccellenza Internazionale
L’Unità di Urologia dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano si è affermata come un centro di eccellenza riconosciuto a livello internazionale per la diagnosi e il trattamento delle patologie oncologiche e funzionali dell’apparato uro-genitale. Ogni anno, l’unità effettua oltre 3.500 interventi per il tumore al rene e più di 2.000 per il tumore alla vescica. Questo riconoscimento deriva non solo dall’esperienza chirurgica del personale, ma anche dall’impiego delle tecnologie più avanzate, tra cui i sistemi robotici Da Vinci Xi di ultima generazione.
La chirurgia robotica è una delle specializzazioni principali dell’ospedale, con oltre 700 interventi eseguiti ogni anno. Inoltre, più di 20.000 prestazioni ambulatoriali sono erogate ogni anno, grazie a un approccio multidisciplinare che integra attività clinica, ricerca e formazione accademica. La collaborazione con l’Urological Research Institute (URI) consente la continua innovazione nella cura dei tumori urologici e l’efficacia nel trattamento delle diverse patologie.
Nuove Strategie Terapeutiche per il Tumore del Reni
Francesco Montorsi, primario di Urologia e ordinario all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, sottolinea come una delle più grandi innovazioni nella cura del tumore del rene consista nel riconoscere che non tutti i tumori sono uguali. Questa personalizzazione nel trattamento si traduce in tecniche diversificate che includono:
Puntura con ago e cauterizzazione: Interventi minimamente invasivi per neoplasie selettive.
Chirurgia robotica “single port”: Un’unica incisione che consente l’asportazione mirata della lesione, riducendo notevolmente il trauma per il paziente.
Radioterapia stereotassica: Una tecnica all’avanguardia che utilizza fasci di radiazioni ad alta intensità per colpire il tumore, preservando i tessuti sani circostanti.
Queste metodologie sono già ampiamente disponibili presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele e sono una testimonianza dell’attenzione continua verso le esigenze dei pazienti.
L’approccio multidisciplinare promuove la collaborazione tra oncologi, medici e radioterapisti, creando un ambiente di discussione dove ogni caso di tumore urologico viene analizzato in modo dettagliato, con particolare attenzione per il tumore alla vescica. In stadi iniziali della malattia, si utilizzano medicinali innovativi che possono ridurre drasticamente il rischio di progressione. Nei casi di neoplasie più aggressive, il trattamento prevede una combinazione di nuovi farmaci immunoterapici o chemioterapici, insieme a interventi chirurgici e radioterapia.
Montorsi afferma che “la sinergia delle forze è una notevole innovazione per il trattamento di questo tipo di tumore”. Inoltre, l’esperienza nella chirurgia mininvasiva ha cambiato significativamente la vita dei pazienti, migliorando i tempi di recupero e riducendo l’impatto degli interventi.
Le Tecniche Mininvasive: Una Rivoluzione per i Pazienti
La transizione verso la chirurgia minimamente invasiva ha profondamente trasformato il panorama del trattamento urologico. In passato, gli interventi, pur essendo efficaci, richiedevano lunghe incisioni e un recupero che poteva durare fino a un mese. Oggi, le nuove tecniche consentono interventi più delicati:
Tecnica single-port: Utilizza un’unica piccola incisione per effettuare l’intervento.
Tecnica multi-port: Consente l’impiego di quattro o sei microincisioni.
Queste soluzioni riducono al minimo il trauma per il paziente, che “quasi non si accorge” dell’intervento, secondo le parole di Montorsi. Inoltre, queste metodologie offrono ai chirurghi maggiore precisione, rispettando i tessuti e gli organi circostanti. Il primario definisce questo progresso come un “grande passo avanti”.
Un altro aspetto fondamentale è l’impegno della ricerca clinica all’interno dell’IRCCS Ospedale San Raffaele, che si concentra sulle necessità immediate dei pazienti. Ogni progresso nella ricerca viene rapidamente tradotto in pratiche cliniche, migliorando costantemente la qualità delle cure mediche e chirurgiche.
In conclusione, l’Unità di Urologia del San Raffaele continuando a rappresentare un punto di riferimento sia per pazienti italiani che per quelli internazionali, grazie a un impegno costante nell’innovazione e nella cura personalizzata.
- Fonti: IRCCS Ospedale San Raffaele
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