Intelligenza Artificiale e Radiologia: I Big Data Rivoluzionano le Diagnosi Mediche.

Intelligenza Artificiale e Radiologia: I Big Data Rivoluzionano le Diagnosi Mediche.

Intelligenza Artificiale e Radiologia: I Big Data Rivoluzionano le Diagnosi Mediche.

Il Ruolo della Risonanza Magnetica nella Chirurgia del Tumore del Retto

ROMA (ITALPRESS) – Il congresso “Da Socrate all’intelligenza artificiale: ma della sanità cos’è rimasto”, tenutosi dall’22 al 24 maggio presso l’Hotel Ergife di Roma, ha visto un intervento di grande rilevanza da parte del professor Gianfranco Gualdi. Il suo intervento si è concentrato sull’importanza della risonanza magnetica (RM) nella gestione clinica dei tumori del retto, affrontando temi cruciali come la stadiazione, la ristadiazione e la valutazione della risposta terapeutica.

Il professor Gualdi ha affermato: “La risonanza magnetica è oggi la tecnica di elezione nella gestione dei tumori del retto. Questa tecnologia non solo permette di selezionare con maggiore accuratezza i pazienti per la terapia neoadiuvante, ma è fondamentale anche per l’identificazione di fattori prognostici negativi.” Durante la sua presentazione, sono stati analizzati diversi criteri decisionali vitali, inclusi il coinvolgimento della fascia mesorettale, l’invasione vascolare extramurale e la risposta al trattamento.

Valutazione e Diagnosi Precoci grazie alla Tecnica RM

La risonanza magnetica si distingue per la sua capacità di distinguere dettagli anatomici e strutture coinvolte, come la sottomucosa, la muscolatura propria e il grasso mesorettale. Questa precisione consente di mappare l’estensione locale della neoplasia e di valutare i margini di resezione chirurgica, elementi chiave nella prognosi dei pazienti. Come ha sottolineato il professor Gualdi: “Grazie alla tecnologia, siamo in grado di identificare lo stadio T3 attraverso l’interruzione della linea ipointensa della muscolatura propria, mostrando una sensibilità del 76% e una specificità dell’88% nella valutazione del coinvolgimento della fascia mesorettale.”

Un aspetto interessante menzionato è la sfida nel distinguere tra tumori T2 e T3, in particolare nei distretti inferiori del retto. Qui, la reazione desmoplastica può simulare una condizione di malattia più avanzata, complicando notevolmente il processo diagnostico. “Abbiamo bisogno di strumenti diagnostici sempre più raffinati per migliorare l’accuratezza delle nostre valutazioni,” ha affermato Gualdi, sottolineando l’importanza di innovazioni nel campo.

La questione della metastasi linfonodale è un altro tema centrale: “Quasi il 48% dei linfonodi metastatici nei pazienti con carcinoma del retto ha un diametro inferiore a 5 mm, il che rende inadeguati i soli criteri dimensionali,” ha dichiarato. “Elementi come morfologia, margini e intensità del segnale sono centrali per formulare un sospetto radiologico di malignità”.

Nei recenti progressi della risonanza magnetica, si evidenziano le sequenze di diffusione, che migliorano notevolmente la monitorizzazione post-terapia. La presenza di segnale iperintenso in diffusione, combinata con l’assenza di normalizzazione del tessuto nel letto tumorale, può indicare malattia residua. “Tuttavia,” il professor Gualdi ha avvertito, “la discordanza tra RM ed endoscopia può dare adito a dilemmi gestionali, con un tasso di falsi positivi che raggiunge il 22%.”

“La medicina di precisione è il nostro obiettivo,” ha affermato un altro relatore del congresso, Dr. Mario Rossi, esperto in oncologia radioterapica, riconoscendo il potenziale dell’intelligenza artificiale e della radiomica nel migliorare la predittività della risposta terapeutica.

Il professor Gualdi ha concluso il suo intervento parlando del futuro della diagnostica oncologica, che sarà sempre più integrata con tecnologie digitali innovative. “Siamo nella fase di transizione verso una medicina di precisione radiologica, capace di integrare big data, biomarcatori e immagini per fornire diagnosi completamente personalizzate.”

L’evento ha riscosso un grande interesse tra i clinici presenti, dimostrando il ruolo crescente della radiologia nel percorso diagnostico-terapeutico dei tumori del retto. Mentre i medici continuano a esplorare la sinergia tra tecnologie innovative e pratiche cliniche, l’importanza della risonanza magnetica rimane centrale nella lotta contro il cancro.

Per approfondimenti, si consiglia di consultare fonti ufficiali come l’Organizzazione Mondiale della Sanità e riviste specializzate in oncologia.

– Foto credit: pexels.com –

(ITALPRESS)

Non perderti tutte le notizie di salute su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *