iRobot dichiara bancarotta: un’era finisce nel mondo della tecnologia domestica.
Con sede in Massachusetts, iRobot ha affrontato numerose sfide nel corso degli anni, di fronte a una concorrenza crescente da parte di produttori cinesi. Fondata nel 1990, la società è stata tra i pionieri della robotica domestica e ha lanciato il primo Roomba nel 2002. Nel corso di oltre due decenni, sebbene iRobot sia diventato sinonimo di aspirapolveri robot, la sua quota di mercato è stata erosa da aziende come Ecovacs e Roborock.
Nell’ottobre del 2022, un’acquisizione da parte di Amazon sembrava destinata a risollevare le sorti dell’azienda, ma l’accordo è saltato a causa di indagini regolatorie. Da quel momento, iRobot ha cercato di reinventare la sua gamma di prodotti e ha ridotto i prezzi per competere meglio con i concorrenti, collaborando con Picea Robotics per sviluppare nuove versioni del Roomba. Nonostante questi sforzi, il calo dei ricavi è continuato. Secondo Reuters, i dazi statunitensi hanno colpito duramente la società, in particolare quelli del 46% applicati sulle unità prodotte in Vietnam, dove iRobot fabbrica aspirapolveri per il mercato americano.
