Israele: Haskel elogia l’Italia come amica e mediatore fidato nella diplomazia.

Israele: Haskel elogia l’Italia come amica e mediatore fidato nella diplomazia.

L'Italia come Mediatore di Fiducia nel Dialogo tra Israele e Palestina di Lucia Rotta ROMA...

L’Italia come Mediatore di Fiducia nel Dialogo tra Israele e Palestina

di Lucia Rotta

ROMA (ITALPRESS) – La viceministra degli Esteri di Israele, Sharren Haskel, ha recentemente espresso l’importanza del dialogo tra l’Italia, Israele e il mondo palestinese, definendo l’Italia un mediatore di fiducia. Durante un briefing stampa presso l’ambasciata israeliana a Roma, Haskel ha evidenziato il suo apprezzamento per il supporto italiano nei temi di cooperazione internazionale, come il programma umanitario “Food for Gaza”. Questo programma, ha riferito, è cruciale per gli sforzi umanitari israeliani e per l’assistenza ai bambini palestinesi.

Un Rapporto Fruttuoso tra Italia e Israele

La visita di Haskel a Roma, iniziata l’8 luglio, ha avuto come obiettivo principale il rafforzamento dei legami bilaterali. Durante il suo soggiorno, la viceministra ha incontrato istituzioni italiane, inclusi il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, e la ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini. “L’Italia è per noi un Paese amico”, ha affermato Haskel, richiamando l’attenzione su passati colloqui diplomatici, anche riguardanti il nucleare iraniano. Questi incontri dimostrano un impegno reciproco che è essenziale per la stabilità regionale.

Un aspetto chiave per la cooperazione è rappresentato dalla sinergia economica. “Nonostante le sfide che affrontiamo su molteplici fronti, l’economia israeliana mostra resilienza e continua ad attrarre investimenti”, ha dichiarato Haskel, sottolineando in particolare il dinamico settore delle nuove tecnologie. “Israele ha una fiorente industria hi-tech e crediamo fermamente che l’Italia, con il suo patrimonio culturale e accademico, possa essere un partner ideale per lo sviluppo congiunto.” Queste parole trovano conferma nel crescente interesse di investitori italiani e israeliani nel settore tecnologico.

Le Sfide della Sicurezza e l’Umanitarismo in Medio Oriente

In un contesto di crescente tensione nei rapporti con Hamas, Haskel ha avvertito che la creazione di uno Stato palestinese in questo momento potrebbe “premiare Hamas” e quindi non sarebbe una soluzione realistica. “Non capisco come si possa mettere pressione su un’organizzazione terroristica dopo attacchi così devastanti come quello del 7 ottobre”, ha affermato. La viceministra ha sottolineato che Israele funge da “linea di difesa” non solo per se stessa ma per l’intera comunità internazionale. “Il regime iraniano rappresenta una minaccia per tutti noi. Se parliamo di missili balistici, Israele è in prima linea nella protezione europeo”, ha commentato Haskel.

Sulla situazione attuale a Gaza, la viceministra ha posto l’accento sulla necessità di distribuire gli aiuti umanitari attraverso canali affidabili, come la Gaza Humanitarian Foundation (Ghf). “Il meccanismo delle Nazioni Unite non ha funzionato e chiediamo da quasi due anni la collaborazione della comunità internazionale per garantire che gli aiuti non cadano nelle mani di Hamas”, ha aggiunto Haskel, denunciando la politicizzazione delle questioni umanitarie da parte del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “Hamas controlla i rapporti con la popolazione, decidendo chi riceve gli aiuti e intascando milioni”, ha specificato.

Haskel ha ribadito che la distribuzione degli aiuti deve avvenire in modo controllato, per garantire che non vengano utilizzati per rafforzare il reclutamento terroristico da parte di Hamas. “È fondamentale che la comunità internazionale comprenda la complessità della situazione e collabori con noi per affrontare queste sfide”, ha affermato.

Le affermazioni di Haskel trovano riscontro in analisi internazionali che evidenziano l’importanza di un approccio strategico nel trattare le crisi umanitarie e di sicurezza in Medio Oriente. Le parole della viceministra sono un chiaro invito a un dialogo costruttivo che coinvolga tutti gli attori chiave della regione per garantire una pace duratura.

-Foto Ufficio del viceministro Esteri israeliano Haskel-(ITALPRESS).

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