Istat ottobre: produzione industriale cala dello 0,3% su anno
A ottobre 2025 l’Istat registra una diminuzione dell’1,0% nell’indice destagionalizzato della produzione industriale rispetto a settembre, con un calo dello 0,9% nella media del trimestre agosto-ottobre rispetto ai tre mesi precedenti. L’unico settore in crescita mensile è l’energia (+0,7%), mentre beni di consumo, strumentali e intermedi mostrano flessioni. Su base annua l’indice generale diminuisce dello 0,3%, con incrementi solo nei beni intermedi (+1,1%). Maggiori aumenti si osservano nell’attività estrattiva (+5,2%) e nella metallurgia (+2,7%), mentre settori chimici, tessili e petroliferi registrano le diminuzioni più significative.
Produzione industriale italiana in calo a ottobre 2025, segnali negativi per molti settori
Secondo le stime diffuse dall’Istat, a ottobre 2025 l’indice destagionalizzato della produzione industriale registra una diminuzione dell’1,0% rispetto al mese precedente. Nel trimestre agosto-ottobre la produzione segna un calo medio dello 0,9% rispetto ai tre mesi precedenti. Tra i comparti che mostrano una crescita mensile risulta solo l’energia, con un aumento dello 0,7%. Al contrario, si rilevano diminuzioni per i beni di consumo (-1,8%), i beni strumentali (-1,0%) e i beni intermedi (-0,3%). Considerando i giorni lavorativi invariati rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, l’indice generale evidenzia anche una flessione tendenziale dello 0,3%.
Analizzando i dati su base annua, emerge un incremento per i beni intermedi, con un +1,1%, mentre gli altri segmenti registrano una contrazione: beni di consumo (-2,0%), beni strumentali (-0,7%) ed energia (-0,2%). I settori economici che mostrano le maggiori crescite rispetto all’anno precedente includono l’attività estrattiva (+5,2%), la metallurgia e la produzione di articoli in metallo (+2,7%) e la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (+2,1%).
Diverse industrie, però, evidenziano cali più marcati, con punte negative significative nella produzione chimica (-6,6%), nel settore tessile, abbigliamento, pelle e accessori (-5,0%) e nella fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-4,6%). Questi dati indicano una situazione complessa per la produzione industriale, con trend differenziati a seconda dei comparti.
L’Istat commenta come, a ottobre, il calo dell’indice destagionalizzato interessi quasi tutti i principali settori industriali, ad eccezione dell’energia. Anche l’andamento congiunturale nel periodo agosto-ottobre appare negativo. Sul fronte annuale, l’indice corretto per gli effetti del calendario presenta un andamento in diminuzione, confermando un contesto caratterizzato da riduzioni in vari comparti, fatta eccezione per i beni intermedi.
Andamento della Produzione Industriale in Italia: Calo a Ottobre 2025
L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) rende noto che nel mese di ottobre 2025 si è registrata una diminuzione dell’1,0% dell’indice destagionalizzato della produzione industriale rispetto a settembre. Analizzando il periodo compreso tra agosto e ottobre, si osserva un calo medio dello 0,9% rispetto al trimestre precedente. La variazione mensile mostra un incremento soltanto nel settore energetico, con un aumento dello 0,7%, mentre tutti gli altri comparti principali presentano flessioni: i beni di consumo perdono l’1,8%, i beni strumentali lo 0,9%, e i beni intermedi lo 0,3%.
Guardando all’andamento su base annua e al netto dei giorni lavorativi, che sono stati 23 a ottobre 2025 come nel 2024, l’indice generale presenta una riduzione dello 0,3%. L’unico gruppo merceologico che registra una crescita tendenziale è costituito dai beni intermedi, con un aumento dell’1,1%. Nel contempo, altri settori mostrano contrazioni significative: i beni di consumo calano del 2,0%, i beni strumentali dello 0,7%, mentre il settore energetico scende dello 0,2%.
L’attività estrattiva segna un aumento molto significativo pari al 5,2%, sostenuta dalla crescita della metallurgia e dalla produzione di articoli in gomma e materie plastiche, rispettivamente con incrementi del 2,7% e del 2,1%. Al contrario, le più ampie riduzioni riguardano la fabbricazione di prodotti chimici, che perde il 6,6%, le industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori con un calo del 5,0%, e la produzione di coke e prodotti petroliferi raffinati, in diminuzione del 4,6%.
Secondo ISTAT, il calo dell’indice destagionalizzato a ottobre evidenzia una contrazione diffusa tra i diversi raggruppamenti di industrie, fatta eccezione per il settore energetico. Anche la media trimestrale degli ultimi tre mesi conferma l’andamento negativo nel breve termine. Su base annua, la produzione industriale continua a segnalare una flessione, con riduzioni che interessano praticamente tutti i principali settori ad esclusione dei beni intermedi.
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