Italia, nascite in calo continuo: fecondità ai minimi storici record

Italia, nascite in calo continuo: fecondità ai minimi storici record

Nel 2024 in Italia i nati residenti sono 369.944, quasi 10 mila in meno rispetto al 2023...

Nel 2024 in Italia i nati residenti sono 369.944, quasi 10 mila in meno rispetto al 2023, confermando un trend decrescente costante dal 2008. Il tasso di natalità è sceso a 6,3 per mille residenti, con una diminuzione complessiva di oltre 207 mila nascite dal 2008. La riduzione delle nascite è legata sia alla bassa fecondità media (1,18 figli per donna) sia alla contrazione della popolazione in età fertile. La diminuzione riguarda sia i primi figli sia i successivi, con un calo più accentuato nel Mezzogiorno. Le nascite da coppie di genitori italiani, che rappresentano la maggioranza, sono quelle che registrano il calo più significativo.

Declino delle nascite in Italia nel 2024: cause e dinamiche territoriali

Nel 2024, il numero dei neonati residenti in Italia si è attestato a 369.944, segnando una diminuzione di quasi 10.000 unità rispetto all’anno precedente. Questo calo del 2,6% rispecchia una tendenza costante osservata fin dal 2008, anno in cui il paese ha raggiunto il picco delle nascite nel nuovo millennio con oltre 576mila nuovi nati. Da allora, il decremento complessivo ha superato il 35%, corrispondente a quasi 207.000 nascite in meno. Nel 2024 il tasso di natalità è sceso a 6,3 per mille residenti, molto inferiore rispetto al 9,7 per mille registrato nel 2008.

Le ragioni di questo progressivo calo riguardano innanzitutto la bassa media di figli per donna, che si è attestata a 1,18 nel 2024, ma anche la riduzione del numero di genitori potenziali. Questo fenomeno deriva da generazioni sempre più esigue nate a partire dalla metà degli anni Settanta, periodo in cui la fertilità ha iniziato una significativa contrazione, scendendo da oltre 2 figli per donna fino a un minimo di 1,19 nel 1995. I dati confermano un calo trasversale, che interessa tanto i primi figli quanto quelli di ordine successivo, con una diminuzione complessiva nei primi di quasi il 3%.

Il calo delle nascite si manifesta in modo più accentuato nelle regioni del Mezzogiorno, dove la riduzione riguarda sia i primogeniti (-4,3%) sia i figli successivi al primo (-4,3%), mentre nel Nord e nel Centro le diminuzioni risultano più contenute. Elementi come l’allungamento dei tempi formativi, le difficoltà lavorative giovanili e l’accesso problematico al mercato immobiliare contribuiscono a posticipare la formazione di nuove famiglie e, conseguentemente, la decisione di avere figli o di allargare la famiglia. La diminuzione totale nasce soprattutto dalla riduzione delle nascite da coppie italiane, che rappresentano oltre il 78% del totale, mentre le nascite da genitori stranieri rimangono praticamente stabili.

Declino delle nascite in Italia nel 2024: cause e dinamiche demografiche

Nel corso del 2024, il numero dei nati residenti in Italia si attesta a 369.944, segnando una flessione di circa 10mila unità rispetto all’anno precedente. Tale diminuzione del 2,6% rispecchia una tendenza consolidata, con un calo medio annuo simile a quello osservato dal 2008 ad oggi. Il tasso di natalità si riduce ulteriormente, raggiungendo 6,3 nati per mille residenti, un dato molto più basso rispetto ai 9,7 per mille registrati nel 2008. Questo andamento negativo continua da oltre un decennio, un periodo durante il quale la perdita complessiva di nascite supera il 35%.

La contrazione delle nascite deriva sia da una minore propensione complessiva a mettere al mondo figli, con una media di 1,18 figli per donna nel 2024, sia da una riduzione nel numero di potenziali genitori. Quest’ultimo fenomeno è riconducibile alla progressiva diminuzione delle generazioni nate a partire dalla metà degli anni Settanta, epoca in cui la fecondità media iniziò a calare drasticamente. I nati che rappresentano la futura popolazione fertile sono dunque sempre meno numerosi, e ciò contribuisce a una base demografica più debole.

Nel 2024 si registra un calo generalizzato dei primogeniti e dei figli di ordine superiore: i primi diminuiscono del 2,7% rispetto al 2023, mentre i secondi e successivi figli calano rispettivamente del 2,9% e dell’1,5%. Le riduzioni si manifestano su tutto il territorio nazionale, ma sono particolarmente marcate nel Mezzogiorno, che evidenzia decrementi più significativi rispetto al Centro-Nord. Questa dinamica riflette difficoltà diffuse ad avviare e ampliare la famiglia, influenzate da fattori quali l’allungamento del percorso formativo, l’instabilità lavorativa giovanile e la difficoltà ad accedere a soluzioni abitative autonome.

Le nascite da genitori entrambi italiani, che rappresentano oltre il 78% del totale, contribuiscono quasi interamente alla diminuzione complessiva. Nel 2024, questi nati si riducono di circa 9.765 unità rispetto all’anno precedente, mentre le nascite in famiglie con almeno un genitore straniero restano sostanzialmente stabili. In particolare, il calo registrato nelle coppie straniere viene compensato da un lieve incremento nelle coppie miste. Questi dati sottolineano la complessità delle dinamiche demografiche e le diverse traiettorie di natalità tra le componenti della popolazione residente.

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