Itavia, sequestrati preventivamente 130 milioni

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I finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria stanno eseguendo un decreto di sequestro preventivo, per un valore di circa 130 milioni di euro, emesso dal Gip del Tribunale di Milano. Questo sequestro fa parte delle attività investigative che coinvolgono due componenti pro-tempore del Consiglio di Amministrazione della società Aerolinee Itavia Spa.

Le indagini si concentrano sugli atti di disposizione patrimoniale sui beni della società da parte degli amministratori, che hanno ottenuto il controllo della gestione della società e sono diventati azionisti di maggioranza. Questi amministratori avrebbero pressoché azzerato il patrimonio aziendale residuo derivante dai risarcimenti corrisposti alla società dai Ministeri della Difesa e delle Infrastratture e dei Trasporti, a seguito delle vicende giudiziarie legate alla strage di Ustica del 1980.

In particolare, si menzionano due operazioni finanziarie pregiudizievoli del patrimonio sociale: una da 130 milioni di euro, mai restituita, e l’altra da 45 milioni di euro, successivamente rimborsata. Queste operazioni sono state deliberate a favore di società legate ai due indagati.

Il finanziamento da 130 milioni di euro è stato utilizzato per estinguere un prestito bancario impiegato per acquisire il pacchetto di maggioranza in Itavia, consolidando così la posizione degli amministratori all’interno della società.

Le operazioni societarie sono state già oggetto di censura da parte della magistratura civile, che aveva nominato un Curatore Speciale nel 2023. Quest’ultimo ha evidenziato l’irregolarità delle due operazioni di finanziamento in danno della società, dei soci di minoranza e dei creditori.

Le indagini hanno permesso di individuare come le somme derivanti dal finanziamento di 130 milioni di euro siano state reimpiegate per fini estranei alla concessione della linea di credito. Sono indagati i due ex amministratori, l’ex liquidatore e i sindaci, per non aver controllato i conflitti di interesse e non aver adottato i provvedimenti previsti per evitare tali eventi.

La tutela del patrimonio della società è stata affidata a un amministratore giudiziario alla luce delle evidenze presentate dal Curatore Speciale. Le indagini continuano a fare luce su questa vicenda di presunta malversazione finanziaria.

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