“John Lennon/Plastic Ono Band”: l’anniversario del primo album post Beatles
Il ruolo della Plastic Ono Band: un progetto, tante incognite
La Plastic Ono Band, più che un gruppo tradizionale, fu un contenitore creativo. Accanto a Lennon, musicisti come Ringo Starr e Klaus Voormann contribuirono a creare un suono minimalista, quasi “live in studio”. Ma la natura fluida del progetto genera ancora oggi interrogativi: quanto del risultato finale dipese realmente dalla band e quanto dalla direzione autorale di Lennon?
Molti studiosi sottolineano come la formazione variabile abbia permesso all’album di assumere una dimensione unica, libera da vincoli commerciali. Altri, invece, ritengono che proprio questa indeterminatezza renda difficile attribuire meriti specifici all’una o all’altra figura. Un elemento affascinante, che contribuisce al mito del disco.
Tra eredità, reinterpretazioni e nuove letture
La trasparenza emotiva dell’album — influenzata dalla terapia urlo-primal di Arthur Janov — continua a essere oggetto di studio nelle università e nei saggi musicali contemporanei. Il tema resta lo stesso: quanto questo lavoro sia stato un atto di coraggio e quanto una rottura con gli standard dell’epoca.
Altri fattori che alimentano la discussione odierna riguardano la modernità del messaggio: l’autenticità come valore, la denuncia delle maschere sociali, la disillusione verso figure istituzionali come religione, politica, famiglia. Elementi che, nel 2025, risultano ancora straordinariamente attuali.
About The Author
