L’80% degli italiani guarda a un futuro energetico rinnovabile per l’Italia.
Il Futuro Energetico dell’Italia: Sostenibilità e Innovazione
ROMA (ITALPRESS) – Il futuro dell’energia in Italia si prospetta rinnovabile: l’80% degli italiani è favorevole a una transizione ecologica. Secondo il 23° Rapporto ‘Gli italiani, le rinnovabili e la green & blue economy’, realizzato dalla Fondazione UniVerde e da Noto Sondaggi, l’87% degli intervistati concorda sulla necessità di investire in energie rinnovabili. Lo studio, presentato al convegno ‘Transizione energetica e innovazione tra opportunità e ostacoli’, ha messo in luce l’ottimismo degli italiani riguardo alle tecnologie come l’eolico offshore, considerato positivo dal 92% del campione.
In particolare, il 42% ritiene questa tecnologia favorevole in ogni situazione, mentre il 30% condiziona la sua approvazione al rispetto per la fauna marina. Inoltre, il 69% è favorevole a incentivi per l’eolico offshore, sostenendo che sia una fonte energetica sicura e ecologicamente compatibile. Il cambiamento climatico emerge come una preoccupazione significativa, con l’84% degli intervistati che riconosce l’importanza delle risorse PNRR dedicate alla transizione EcoDigital.
Il Ministro Tommaso Foti ha aperto i lavori del convegno, ribadendo l’importanza della pianificazione per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili. “Siamo in una fase cruciale della transizione energetica. Le politiche devono incentivare un uso più sostenibile delle risorse”, ha dichiarato Foti.
Impegni e Obiettivi per la Transizione Energetica
Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, ha sottolineato l’urgenza di una transizione energetica rapida, mirando a un maggiore investimento in energie rinnovabili come l’eolico offshore.
“La strada da percorrere è chiara: stop al consumo di suolo, maggior utilizzo di agrivoltaico e fotovoltaico, oltre a investimenti in efficienza energetica e digitalizzazione”, ha affermato.
Il Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell’Ambiente, Fabio Tancredi, ha sottolineato che l’Italia deve proseguire con la decarbonizzazione attraverso diverse tecnologie. “È fondamentale semplificare e velocizzare i processi di autorizzazione per i nuovi impianti rinnovabili. La valutazione positiva sull’eolico offshore dovrebbe spingerci a sviluppare il settore”, ha precisato.
Francesco Corvaro, Inviato speciale per il clima del Governo Italiano alla COP30, ha messo in evidenza come l’Italia possa giocare un ruolo chiave nei colloqui climatici, fungendo da ponte tra il Global South e il Global North. La creazione di un forum mediterraneo sarebbe un passo importante per promuovere una cooperazione efficace su questioni climatiche.
Chiara Braga, della Camera dei Deputati, ha evidenziato l’importanza di un sistema integrato di produzione energetica. “Per guidare davvero la transizione, dobbiamo modificare il quadro normativo e favorire l’uso ottimale delle risorse PNRR. Gli impianti rinnovabili, in particolare quelli offshore, possono collocare l’Italia tra i leader dell’energia sostenibile”, ha affermato durante il suo intervento a Belém.
Dal rapporto emerge che la conoscenza delle tecnologie innovative è ancora limitata. Solo il 51% degli intervistati ha mai sentito parlare di eolico offshore. Nonostante ciò, una volta presentate le caratteristiche principali, il 69% degli italiani si è detto favorevole a incentivare questa tecnologia, evidenziando l’importanza di velocizzare le procedure di autorizzazione.
Il progetto Med Wind, in particolare, è stato citato come un esempio di innovazione nel campo dell’eolico galleggiante. Questo tipo di impianto può generare energia in mare aperto, lontano dalla vista delle costiere, massimizzando la produzione di energia pulita senza danneggiare l’ambiente marino.
Riccardo Toto, Direttore Generale di Renexia, ha parlato della potenzialità dell’eolico flottante: “I nostri impianti galleggianti possono garantirci una produzione energetica considerevole e sostenere la stabilizzazione della rete elettrica nazionale”.
Il valore economico del progetto è significativo, promettendo di creare migliaia di posti di lavoro e di ridurre drasticamente le emissioni di CO2.
In questo contesto, Fulvio Conti di Almaviva ha sottolineato l’importanza del digitale come abilitatore della transizione energetica. “Usare strumenti innovativi per gestire le risorse sarà cruciale per il successo della transizione”, ha dichiarato, evidenziando un approccio integrato che combina dati satellitari e sensori a terra.
In sintesi, l’aggiornamento sul futuro energetico dell’Italia mette in evidenza l’importanza di un approccio multilivello che integri sostenibilità, innovazione e responsabilità ambientale. Investire nelle tecnologie rinnovabili e nella digitalizzazione rappresenta non solo un’opportunità economica, ma anche una necessità per affrontare le sfide climatiche del futuro. (fonte: Fondazione UniVerde, Noto Sondaggi, Ministero dell’Ambiente).
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