La censura governativa diventa un aspetto del lascito di Disney.
Impatti a Lungo Termine sulla Libertà di Espressione
Indipendentemente dalle reali opinioni di Iger e Walden su Trump e sulle intimidazioni di Carr, la decisione di sospendere Kimmel ha identificato Disney come un’azienda disposta a limitare la libertà di espressione. In precedenza, la Disney si era trovata in una situazione simile con i conservatori nel 2023 quando l’allora CEO, Bob Chapek, esitava a reagire al “Don’t Say Gay” in Florida, provocando proteste dei dipendenti. Adesso, tuttavia, molti dipendenti Disney sono riluttanti a esprimere le proprie opinioni per paura di ritorsioni.
Celebrità come Tatiana Maslany, protagonista di She-Hulk: Attorney at Law, hanno esortato i loro follower a cancellare gli abbonamenti a Disney Plus, Hulu e ESPN. Anche il regista e scrittore Damon Lindelof ha dichiarato che non lavorerà con Disney fino a quando Kimmel non sarà reintegrato. Critiche sono arrivate anche da parte di ex CEO come Michael Eisner, il quale ha messo in dubbio la mancanza di sostegno a Kimmel.
Conseguenze per il Futuro di Disney
La situazione ha messo una macchia indelebile sul marchio Disney, rendendo gli stakeholder scettici riguardo alla qualità artistica dei contenuti futuri. Al pubblico risulta difficile distinguere se film, serie TV e parchi a tema rappresentino autentica creatività o semplicemente idee approvate dall’amministrazione Trump.
Se Disney continua a operare in questo modo, potrebbe essere percepita come parte della macchina propagandistica di Trump. Questo non è un buon segno per un colosso che ha fatto miliardi raccontando storie sull’importanza della resistenza e della libertà.
In sintesi, mentre Disney potrebbe essere disposta a pagare il prezzo della sottomissione, tale scelta potrebbe avere effetti a lungo termine sulla creatività e sull’autenticità dei suoi prodotti, segnando un’epoca di autocensura che influenzerà non solo la compagnia stessa, ma anche l’intera industria dell’intrattenimento. Fonti: Deadline, The Hollywood Reporter, ACLU.
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