La città più violenta dell’Amazzonia brasiliana: illegalità dell’oro su terre indigene.
Impatto sulle Comunità Indigene
Il Territorio Indigeno Sararé, abitato dal popolo Nambikwara, ha subito oltre il 70% della deforestazione legata all’estrazione illegale dell’oro. Circa 2.000 minatori illegali hanno invaso un’area che ospita poco più di 200 Indigeni. Dal 2024, oltre 3.000 ettari sono stati devastati all’interno dei confini del territorio per la ricerca dell’oro. Questa invasione ha portato a un aumento drammatico delle morti violente. Nel 2022 si sono registrati 12 decessi intenzionali; nel 2023 sono stati 17, mentre nel 2024 il numero è schizzato a 42, segnando un aumento del 250% in tre anni.
Molti di questi decessi sono stati provocati da dispute territoriali all’interno dei siti minerari illegali e da scontri armati tra i minatori e le forze di polizia ambientale. Ad esempio, nel 2024, quattro persone, tra cui una giovane donna di 20 anni, sono state uccise a seguito di conflitti per il controllo delle aree minerarie. Inoltre, a maggio dello stesso anno, durante un’operazione di polizia, sono stati uccisi cinque individui associati all’estrazione illegale, con le forze dell’ordine che hanno sequestrato armi da fuoco di varia natura dai minatori.
