La factory di Eros Ramazzotti ha una nuova penna che riporta la parola al centro del pop italiano: Cinado

La factory di Eros Ramazzotti ha una nuova penna che riporta la parola al centro del pop italiano: Cinado

Non è lui il primo artista che esce dall’anonimato: prima di lui ci hanno pensto infermieri-artisti come Claudio Sgura, baritono che ha lasciato la corsia per l’opera, o Paolo Traversa, cantautore che intreccia turni e melodie. Tuttavia, nel caso di Cinado, il nesso è più stringente: è paroliere e infermiere, due mestieri che si intrecciano come versi in un ritornello. Il contatto diretto con il pubblico è il suo pane quotidiano e la parola per lui è uno strumento di cura. La scrittura è per lui una forma di accudimento, ma una trasformazione dell’osservato in espressione da trasmettere e condividere con gli altri. Cinado attinge dal suo quotidiano per arrivare al cuore del pubblico.

Non solo musica, ma scrittura a tutto tondo: Cinado vanta un curriculum di tutto rispetto, con 12 libri pubblicati su Amazon.


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