La nuova M di Leica abbandona il mirino ottico a favore di un EVF innovativo.
Le fotocamere M potevano essere utilizzate con visualizzazione dal vivo sin dal modello M (Typ 240) del 2012, ma richiedevano la messa a fuoco sul display posteriore o l’aggiunta di un EVF accessorio. L’EVF integrato della M EV1 è simile a quello presente sulla Leica Q3, ma opera a una frequenza di 60Hz anziché 120Hz. Inoltre, la M EV1 adotta il rivestimento in pelle con motivo a diamante tipico delle Q, anche se le somiglianze finiscono qui. I fan di Leica che speravano in una fotocamera M con mirino elettronico delle dimensioni della Q dovranno rimanere delusi.
Una novità interessante nei controlli della M EV1 è il suo nuovo leva frontale. Quello che era tradizionalmente un leva di anteprima per cambiare le linee di inquadratura nel mirino prima di cambiare obiettivi diventa ora due nuovi pulsanti funzione personalizzabili. Si può spostare la leva a sinistra o destra per attivare il focus peaking e l’ingrandimento, oppure si può premere a lungo in una direzione per accedere a un menu che cambia le funzioni personalizzate. Questa soluzione è un approccio ingegnoso a un controllo che altrimenti sarebbe anacronistico. Un’altra modifica nel layout dei comandi della M EV1 è l’eliminazione del selettore ISO introdotto nella M10, tornando al controllo ISO basato sul menu tramite un pulsante funzione.
Ho avuto l’opportunità di manipolare la Leica M EV1 per alcuni minuti in un’anteprima veloce e ho trovato che corrisponde esattamente alle aspettative per una fotocamera “M EVF” tanto attesa, senza particolare sorpresa. Si tratta del minimo necessario per sostituire il rangefinder con un EVF su una fotocamera basata sull’M11, considerando che Leica ha rimosso la finestra del mirino e lasciato quell’area vuota, senza nemmeno spostare il logo del punto rosso. La finestra per il patch del rangefinder è ancora lì, ora ospitando una luce LED per il timer. Questo aspetto appare strano e, francamente, poco attraente.
