La sorella di Carlotta Benusiglio: “Il fidanzato era accusato di picchiarla e minacciarla, ma è stato assolto anche in Cassazione”

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Carlotta Benusiglio è stata trovata impiccata ad un albero a Milano il 31 maggio 2016. Inizialmente la morte è stata considerata un suicidio, ma alcuni dubbi sono stati sollevati dalla sorella, che dichiara: “Mia sorella era libera anche se è morta in gabbia. Non riesco ad accettare tutto questo.” Gli amici la descrivono come una creativa dotata di una dolcezza infinita. Era in un momento di estrema fragilità a causa della morte del padre quando ha conosciuto Marco, che all’inizio ha fatto una buona impressione alla famiglia e agli amici. Tuttavia, la sorella rivela che era stata picchiata più di una volta, confermata anche da un amico che ha raccontato di averla vista con lividi e un timpano sfondato.

Carlotta aveva denunciato più volte Marco per stalking. La ragazza veniva seguita, stazionata fuori casa e costretta a chiamare un taxi per andare al lavoro. Un’amica, Francesca, ha raccontato che Carlotta era sempre più spaventata e ansiosa, tanto che le aveva chiesto di andare a vivere nelle Marche. Al suo ritorno, ha trovato Marco nella sua camera da letto, dopo che quest’ultimo aveva sfondato la porta per entrarvi.

Il 31 maggio 2016, Carlotta Benusiglio è stata trovata impiccata a un albero a Milano. L’uomo che l’ha seguita per un’ora quella sera, come mostrano le telecamere, è stato inizialmente accusato di istigazione al suicidio. I due sono stati ripresi litigare più volte per le strade di Milano prima che Carlotta entrasse nel parco dove è stata ritrovata morta. Dopo la sua morte, Marco non ha mai contattato la famiglia, neanche al funerale. Gli amici sono convinti che la giovane sia stata uccisa e sospettano che Marco abbia simulato il suicidio.

Anche il suo psicologo ha confermato che Carlotta aveva molti progetti e era felice, compresa la possibilità di vestire la sua cantante preferita. Recentemente, la Corte d’Assise d’Appello ha assolto Marco Venturi dalle accuse di stalking e lesioni. La sorella, in lacrime, ha raccontato che nonostante le denunce e i referti medici, i giudici non hanno ritenuto sufficienti le prove. La Procura generale milanese ha fatto ricorso in Cassazione per far valere l’ipotesi di stalking come causa della morte. Tuttavia, oggi la Cassazione ha respinto il ricorso confermando l’assoluzione di Marco.

In conclusione, la morte di Carlotta Benusiglio rimane avvolta nel mistero, con diverse versioni e ipotesi sulle circostanze che hanno portato alla sua tragica fine.
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