Le fidate amiche restano sempre, mentre i mariti possono andare e venire.
La regola principale di queste feste? Distruggere la reputazione dell’ex marito con il massimo del divertimento. Le battute pungenti volano, come ad esempio: “Non posso credere che tu abbia sposato l’unico donatore di cervello vivente!” La vittoria sta nel ridere insieme delle disavventure, nel celebrare l’amore verso se stesse e l’affetto di amiche che non abbandonano mai. L’idea è chiara: trasformare la sofferenza in risa, in un contesto di unità e supporto.
Inoltre, un aspetto fondamentale di queste celebrazioni è la responsabilità. Alcuni amici sanno che, dopo un drink di troppo, è fondamentale evitare situazioni rischiose, come quella di tentare di ballare nudi sui tavoli. L’importanza di rimanere uniti e proteggere chi ha bisogno di aiuto è vitale. Noi donne sappiamo come sostenerci a vicenda nei momenti difficili.
A un certo punto, ho cercato di far capire a mia figlia che i mariti possono venire e andare, ma le amiche rimangono sempre al tuo fianco. La vera lezione da imparare è questa: l’amore e le relazioni tra donne sono spesso più stabili rispetto a quelle che intratteniamo con gli uomini. La libertà di esprimere chi siamo è ciò che dobbiamo sempre ricordare.
Diventare parte del “Revenge Club”, come lo chiamiamo, è un modo per celebrare la resilienza femminile. In un’epoca in cui le donne stanno affrontando sfide professionali, sociali e relazionali, abbracciare la libertà e l’indipendenza diventa una dichiarazione di intenti. “I Love Myself” è il vero messaggio che emerge da ogni festa di divorzio.
