Le funzioni dell’osteopata

L’osteopatia è una disciplina che mira a favorire la salute e il benessere del corpo, utilizzando un approccio causale e non sintomatico. Sviluppata negli USA alla fine dell’Ottocento, si è diffusa in Europa e si concentra sull’equilibrio funzionale delle strutture corporee. L’osteopata, professionista specializzato, tratta lesioni funzionali reversibili, lavorando sull’articolare, viscerale e fasciale. Per diventare osteopata è necessario frequentare corsi specializzati e esistono diverse vie d’accesso. Gli osteopati possono lavorare in ambulatori privati o in collaborazione con altri professionisti sanitari. Il guadagno varia in base all’esperienza e al numero di pazienti trattati.
Lavoro e guadagno dell’osteopata
Numerose sono le discipline e le professioni correlate che si occupano della salute e del benessere del corpo umano, tra cui l’osteopatia. Si tratta di una terapia manuale complementare alla medicina classica, che si concentra sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia, cercando le cause alla base del dolore anziché limitarsi a trattare i sintomi.
L’osteopatia è nata negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento e si è diffusa in Europa all’inizio del Novecento, diventando una disciplina affermata soprattutto in Francia e in Inghilterra. Il suo fondatore, il dottor Andrew Taylor Still, ha scoperto le relazioni tra l’equilibrio funzionale del corpo e la salute, definendo un approccio causale e non sintomatico.
L’osteopata è un professionista che lavora sul corpo umano in termini di fisiologia ed energia, ripristinando l’equilibrio articolare, viscerale e fasciale per favorire i meccanismi di autoregolazione. Tratta le lesioni funzionali reversibili, escludendo problemi più gravi come fratture o tumori che richiedono cure mediche specifiche.
Chi desidera diventare osteopata può seguire diverse vie d’accesso, con corsi di laurea o post-laurea che preparano alla professione. Una volta diplomati, gli osteopati possono aprire un ambulatorio proprio o collaborare con altri professionisti nel campo della salute. Il loro stipendio, che varia in base all’esperienza e al numero di pazienti trattati, si aggira mediamente tra i 15.000 e i 18.000 euro all’anno.
La professione dell’osteopata: cosa fa e come diventarlo
L’osteopatia è una disciplina che si occupa del benessere del corpo umano, focalizzandosi sulla salute della persona anziché sulla malattia. L’osteopata, professionista specializzato in questa pratica, si impegna a individuare le cause profonde dei dolori e dei disturbi fisici, intervenendo sulle alterazioni funzionali che possono generare sintomi dolorosi.
Nato negli Stati Uniti alla fine dell’Ottocento, l’osteopatia si è diffusa in Europa come disciplina complementare alla medicina tradizionale. Il fondatore, il Dr Andrew Taylor Still, mise in evidenza il legame tra l’equilibrio funzionale del corpo e lo stato di salute della persona, sottolineando l’importanza di un approccio causale anziché sintomatico.
Un osteopata lavora sul corpo umano riportando equilibrio a livello articolare, viscerale e fasciale, facilitando i processi di autoregolazione fisiologica ed energetica. Durante le sedute, l’osteopata esegue un’accurata anamnesi per individuare le lesioni osteopatiche coinvolte nel problema e, in base alla diagnosi, applica le tecniche e i principi dell’osteopatia.
Per diventare osteopata esistono diverse vie d’accesso, che prevedono la frequenza di corsi specifici della durata di cinque o sei anni. Gli aspiranti osteopati possono iniziare il percorso subito dopo le scuole superiori o accedere a corsi post-laurea riservati a studenti qualificati in ambito medico-sanitario. L’osteopata può lavorare in proprio o collaborare con altri professionisti del settore, offrendo i suoi servizi in ambito sanitario convenzionale o complementare.
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