Le leggi sulla privacy non riescono a tenere il passo con la sorveglianza di lusso.
Implicazioni Etiche e Legali
La questione etica legata a questa tecnologia ha già attirato l’attenzione: sono emerse immagini di agenti CBP e ICE che indossano occhiali Meta durante delle retate a Los Angeles e Chicago. Anche l’Università di San Francisco ha emesso un avviso agli studenti dopo che un uomo con gli occhiali Ray-Ban di Meta è stato visto registrare e molestare donne nel campus. Date le attuali tensioni politiche, è facile considerare inquietante la presenza di telecamere AI direttamente sui volti delle persone.
Tutte queste situazioni sollevano interrogativi cruciali: è legale, etico, ciò che stiamo vivendo? Gli esperti legali affermano che gli occhiali smart di Meta esistono in una zona grigia tra quello che la legge formalmente prevede e come viene applicata nella pratica. Fred Jennings, avvocato specializzato in privacy dei dati a New York, ha dichiarato che molte leggi sulla privacy sono inadeguate a fronteggiare questa nuova tecnologia, con procedure di enforcement complicate e danni per le violazioni troppo esigui.
Tradizionalmente, nella era degli smartphone, l’opinione comune era che in pubblico tutto fosse “lecito”. Ma con l’aumento indiscutibile di telecamere e dispositivi connessi a Internet, molte persone hanno sviluppato una mentalità che minimizza la propria privacy, considerando normale essere registrati in spazi pubblici. Le tecnologie, come quelle degli occhiali Meta, complicano ulteriormente la situazione, permettendo di registrare eventi senza il consenso esplicito di chi ci circonda.
