Lezioni di vita felice: saggezza culinaria dalle nonne mediterranee.
Nei villaggi rurali intorno a Tunisi, ho scoperto uno dei miei piatti preferiti, descritto nel mio libro. La nonna Latifa versava un caldo stufato di ceci su fette di pane raffermo, completando il piatto con una salsa harissa piccante e un uovo sodo: questo è il lablebi, un pranzo per lavoratori che offre un equilibrio tra sostanza e conforto. Ho gustato questo piatto nella caotica cucina di Latifa, circondata da familiari che si allungavano sopra una tovaglia vintage per cercare i loro condimenti preferiti (capperi, peperoncino piccante, harissa, uova, tonno) per il lablebi. Era una sorta di “costruisci il tuo piatto” così delizioso da sorprendere – un’invenzione nata dalla necessità.
Il Ruolo della Dieta Mediterranea
Oltre alle questioni economiche, religione e norme culturali hanno profondamente influenzato le diete sane seguite da queste donne per tutta la vita. Un elemento di digiuno è presente in molte culture del Mediterraneo, indipendentemente dalla religione specifica, e questo ha introdotto una dose di disciplina e restrizione che ha indubbi benefici per la salute, senza contare i vantaggi per il pianeta. “Tutto aveva una logica, anche se mascherata da religione,” mi raccontava Nonna Anna mentre preparavamo il suo pranzo di Pasquetta preferito: polpette di ricotta in un ricco sugo di pomodoro in Puglia. “Dopo aver rotto il nostro digiuno di 40 giorni e aver festeggiato la Pasqua, facciamo un picnic il lunedì di Pasqua, mangiando cibi più leggeri per compensare tutta la golosità del giorno prima.”
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