L’IA non ammette sessismo, ma potrebbe comportarsi in modo discriminatorio.

L’IA non ammette sessismo, ma potrebbe comportarsi in modo discriminatorio.

L’IA non ammette sessismo, ma potrebbe comportarsi in modo discriminatorio.

L’Inquietante Dialogo tra un Sviluppatore e un’IA

All’inizio di novembre, una sviluppatrice soprannominata Cookie ha avviato una conversazione con Perplexity. Spesso incarica l’IA di leggere il suo lavoro nello sviluppo di algoritmi quantistici e di redigere file di documentazione per GitHub.

Cookie, abbonata Pro, utilizza il servizio nella modalità “migliore”, che le permette di scegliere quale modello sottostante utilizzare tra ChatGPT e Claude. Inizialmente, tutto funzionava bene, ma poi ha cominciato a sentirsi trascurata, con l’IA che le richiedeva le stesse informazioni più volte.

Le è venuto un pensiero inquietante: l’IA non si fidava di lei? Per testare questa teoria, Cookie — di colore — ha cambiato il suo avatar profilo in quello di un uomo bianco e ha chiesto al modello Perplexity se stesse ignorando le sue istruzioni a causa del suo essere donna.


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