L’Italia rimarrà fuori da un possibile intervento in Ucraina

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Durante il Question Time alla Camera dei Deputati, Guido Crosetto ha ribadito la posizione del Governo italiano riguardo alla crisi in Ucraina. L’Italia ha sempre sostenuto l’importanza di aiutare l’Ucraina in ogni modo possibile, ma ha escluso un coinvolgimento diretto dei militari italiani nel conflitto. Crosetto ha sottolineato che l’Italia ha un divieto esplicito di interventi militari diretti al di fuori di mandati internazionali, come quelli dell’ONU.

Il politico ha criticato le dichiarazioni del presidente francese Macron, che a suo parere hanno contribuito ad innalzare la tensione. Ha sottolineato l’importanza di evitare che l’Ucraina cada nelle mani russe e ha esortato alla continuità negli aiuti e nel supporto diplomatico per raggiungere una tregua. Crosetto ha anche evidenziato che è fondamentale il ruolo dell’ONU, di Putin e della conferenza di Ginevra nella risoluzione del conflitto.

Riguardo al Medio Oriente, Crosetto ha dichiarato che l’Italia è un amico di Israele ma lavora per promuovere una tregua e evitare ulteriori morti innocenti. Ha invitato alla solidarietà verso la Palestina, sottolineando la necessità di un impegno analogo a quello per l’Ucraina.

Il politico ha espresso la volontà di continuare ad offrire aiuti all’Ucraina e di sostenere gli sforzi diplomatici per una soluzione pacifica al conflitto. Ha evidenziato l’importanza delle azioni concertate a livello internazionale per garantire una tregua duratura e ha auspicato che la comunità internazionale continui ad operare per la pace.

Crosetto ha sottolineato che un giorno senza bombe in Ucraina è un piccolo passo avanti che può portare a una maggiore durata della pace. Ha invitato alla pressione sull’ONU, su Putin e sulla comunità internazionale nel suo complesso per favorire una soluzione negoziale al conflitto.

Infine, ha ribadito l’impegno dell’Italia per una soluzione pacifica al conflitto in Medio Oriente, sottolineando l’importanza di una tregua che metta fine al ciclo di violenze e di morti innocenti. Ha esortato alla solidarietà internazionale per entrambi i conflitti, evidenziando la necessità di un impegno costante e condiviso per la pace e la stabilità nelle regioni coinvolte.

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