L’OMS approva accordo pandemico: l’Italia si astiene dalla votazione decisiva.
L’Assemblea dell’OMS Adotta il Primo Accordo Pandemico: Una RIVOLUZIONE per la Salute Globale
GINEVRA (SVIZZERA) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha segnato un’importante pietra miliare nel panorama della salute pubblica con l’adozione del primo Accordo pandemico. Questo documento, come confermato dall’OMS, è il risultato di tre anni di negoziati intensi, motivati dalla necessità di colmare le lacune e le disuguaglianze emerse durante la risposta globale al Covid-19. L’Accordo mira a costruire un “mondo più equo e sicuro” per affrontare le future pandemie.
Il direttore generale dell’OMS, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha enfatizzato l’importanza di questo traguardo, affermando: “Oggi il mondo è più sicuro grazie alla leadership, alla collaborazione e all’impegno dei nostri Stati membri”. Secondo Ghebreyesus, l’Accordo rappresenta una vittoria per la salute pubblica e riconosce la necessità di proteggere cittadini, società ed economie da future crisi sanitarie.
Il Voto e i Dettagli dell’Accordo Pandemico
L’adozione dell’Accordo è stata ufficializzata dopo un voto di approvazione tenutosi nella Commissione, dove 124 Stati membri hanno espresso consenso, con nessun voto contrario e 11 astensioni—tra cui l’Italia. Questo forte sostegno evidenzia una crescente consapevolezza globale riguardo alla necessità di una risposta coordinata e solidale alle pandemie.
L’Accordo pandemico dell’OMS si propone di definire i principi e gli strumenti per migliorare il coordinamento internazionale in vari settori. Ciò include l’accesso equo e tempestivo a vaccini, terapie e strumenti diagnostici. Le implicazioni di queste misure sono vastissime, poiché mirano a rafforzare l’architettura sanitaria globale e a prevenire perdite simili a quelle subite durante il Covid-19.
Un importante aspetto dell’Accordo è la sua attenzione alla sovranità nazionale. Nella sua formulazione, si specifica che il documento “non conferisce alcuna autorità all’OMS per dirigere o imporre legislazioni nazionali”. Questo chiarimento è fondamentale per rispettare le norme e i diritti sovrani degli Stati membri, mentre si lavora verso una cooperazione internazionale più forte.
Tedros Ghebreyesus ha aggiunto: “L’Accordo è un passo fondamentale per garantire che, come comunità globale, possiamo affrontare meglio le minacce pandemiche future”. A supporto di questa affermazione, centinaia di esperti di salute pubblica hanno sottolineato l’importanza di questo strumento.
Tra le dichiarazioni ufficiali anche quella del presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, che ha affermato: “La salute è un diritto fondamentale. Collaborare a livello globale è indispensabile per garantire un futuro sicuro alle generazioni a venire”.
La comunità scientifica ha accolto positivamente l’Accordo, ritenendolo un momento di svolta per la salute pubblica globale. “È fondamentale che affrontiamo insieme le sfide che ci attendono”, ha commentato la Dr.ssa Maria Van Kerkhove, responsabile degli interventi dell’OMS. “Il futuro della salute globale dipende dalla nostra capacità di lavorare insieme e di imparare dalle lezioni del passato”.
In aggiunta, diversi paesi hanno già iniziato a prepararsi per implementare le disposizioni dell’Accordo. Ad esempio, la Germania ha annunciato che investirà in nuove infrastrutture sanitarie per garantire una risposta rapida ed efficace alle emergenze pandemiche.
L’Accordo include anche misure per la ricerca e lo sviluppo di tecnologie innovative che possono migliorare la preparazione sanitaria. Le partnership tra il settore pubblico e quello privato saranno cruciali per massimizzare l’impatto delle risorse destinate alla salute globale.
In sintesi, l’adozione dell’Accordo pandemico rappresenta una tappa storica nella lotta contro le pandemie. Con il supporto affermato degli Stati membri e l’approccio cooperativo delineato nel documento, il mondo si prepara a fronteggiare eventuali minacce future con una strategia più integrata e solidale.
Per ulteriori informazioni, si rimanda alle fonti ufficiali dell’OMS e alle dichiarazioni rilasciate dai leader mondiali.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
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