Manovra, Corte dei Conti: equilibrio tra sostenibilità e sostegno al potere d’acquisto familiare

Manovra, Corte dei Conti: equilibrio tra sostenibilità e sostegno al potere d’acquisto familiare

Manovra, Corte dei Conti: equilibrio tra sostenibilità e sostegno al potere d’acquisto familiare

Il presidente Mauro Orefice della Corte dei Conti ha illustrato il disegno di legge di bilancio, evidenziando il contesto internazionale incerto caratterizzato da dazi americani e tensioni geopolitiche che influenzano imprese e famiglie. La manovra si concentra sulla sostenibilità della finanza pubblica, mantenendo la spesa netta sotto la crescita prevista per contenere l’indebitamento sotto il 3% del PIL nel 2026 e ridurre il rapporto debito-PIL dal 2027. Sono previste misure per sostenere il potere d’acquisto, le imprese e la spesa sanitaria, con interventi limitati sugli investimenti pubblici e privati. Gli eventuali incrementi della spesa per la difesa saranno valutati successivamente.

Le principali direttive del disegno di legge di bilancio nel contesto globale attuale

ROMA (ITALPRESS) – Il disegno di legge di bilancio si inserisce in un quadro internazionale caratterizzato da elevate incertezze macroeconomiche. A influenzare tale scenario contribuiscono il nuovo sistema dei dazi introdotto dagli Stati Uniti e l’intensificarsi dei conflitti geopolitici, fattori che hanno frenato le decisioni d’impresa e la propensione delle famiglie a spendere. Così si è espresso Mauro Orefice, presidente di coordinamento delle Sezioni riunite in sede di controllo della Corte dei Conti, durante l’audizione presso le commissioni riunite Bilancio del Senato e della Camera.

L’insieme delle misure proposte cerca di coniugare obiettivi diversi, ponendo al centro l’impegno del governo volto a garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche. Accanto a questa priorità, si collocano iniziative a favore del potere d’acquisto delle famiglie e delle imprese, oltre a interventi rivolti al settore sociale. La manovra punta in particolare a mantenere la spesa netta entro i parametri indicati dal Piano strutturale di bilancio, assicurando che l’indebitamento resti sotto la soglia del 3% del PIL nel 2026.

Orefice ha evidenziato come il rispetto degli obiettivi di crescita della spesa netta favorirà un andamento decrescente del rapporto debito-PIL a partire dal 2027. Per quanto riguarda l’impatto sulle dinamiche economiche, la legge di bilancio sostiene la domanda interna e i redditi della classe media mediante una riduzione della pressione fiscale, misure di supporto alle imprese e la tutela della spesa sanitaria nel tempo. L’intervento sugli investimenti pubblici e privati risulta invece contenuto, con poche iniziative dirette al loro potenziamento.

Infine, il documento programmatico non prevede incrementi immediati nella spesa per la difesa. Questi incrementi saranno oggetto di successive decisioni, da effettuarsi una volta definita l’eventuale attivazione della clausola di salvaguardia per finanziare tali spese in deficit e dopo aver valutato l’adozione del meccanismo Safe proposto dalla Commissione Europea, che prevede l’erogazione di prestiti agevolati.

Analisi e prospettive del disegno di legge di bilancio 2026

Il disegno di legge di bilancio 2026 si inserisce in un contesto economico internazionale carico di incertezze, dovute soprattutto a fattori geopolitici e commerciali complessi. La decisione degli Stati Uniti di imporre nuovi dazi e il protrarsi di tensioni a livello globale hanno influenzato le strategie aziendali e contribuito a ridurre la propensione alla spesa delle famiglie italiane. Questi elementi esterni rappresentano uno sfondo importante che condiziona le scelte di politica economica del nostro Paese.

Mauro Orefice, presidente di coordinamento delle Sezioni riunite della Corte dei Conti, ha sottolineato nel corso di un’audizione presso le commissioni Bilancio di Senato e Camera che il decreto propone un insieme di misure volte a bilanciare diverse esigenze. Al centro vi è l’obiettivo primario del governo di preservare la sostenibilità della finanza pubblica, garantendo allo stesso tempo sostegni concreti per il potere d’acquisto di famiglie e imprese, nonché interventi di carattere sociale.

Dal punto di vista della politica di spesa, la manovra si impegna a mantenere la crescita della spesa netta entro i limiti definiti dal Piano strutturale di bilancio. Si prevede così di mantenere il deficit al di sotto del 3% del PIL nel 2026 e di avviare un percorso di riduzione del rapporto debito-PIL a partire dal 2027. Questo approccio consente di sostenere la domanda interna e di migliorare i redditi del ceto medio tramite una riduzione del carico fiscale, misure di supporto alle imprese e una protezione costante della spesa sanitaria.

Il disegno di legge, pur promuovendo questi obiettivi, prevede solo un incremento limitato degli investimenti pubblici e privati. Inoltre, il capitolo relativo alla spesa per la difesa non è ancora stato definito: gli eventuali aumenti saranno deliberati successivamente, in relazione alla scelta di attivare la clausola di salvaguardia per finanziare eventuali maggiori uscite in deficit, o di ricorrere al meccanismo Safe proposto dalla Commissione Europea per accedere a prestiti agevolati dedicati a tale settore.

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