Marocco-Algeria: il Re del Marocco offre dialogo per risolvere la questione del Sahara Occidentale.
Il Richiamo alla Fratellanza tra Marocco e Algeria
RABAT (MAROCCO) – Nel suo recente discorso del Trono, il Re Mohammed VI ha lanciato un forte appello per la ripresa dei dialoghi tra Marocco e Algeria, in un contesto di crisi che perdura da cinquant’anni. Questo conflitto è radicato nella controversia sulla sovranità del Sahara Occidentale, un tema cruciale per entrambe le nazioni.
Il Sovrano marocchino ha espresso il suo “attaccamento incrollabile” alla politica della mano tesa e ha confermato la disponibilità del Marocco a intraprendere “un dialogo franco e responsabile” con l’Algeria. Ha infatti citato “legami umani e storici” che uniscono le due nazioni, evidenziando aspetti come la lingua comune, la religione condivisa e una geografia che le accomuna. “Il popolo algerino è un popolo fratello,” ha dichiarato, sottolineando come i destini dei due Paesi siano intrinsecamente legati.
Costruire Ponti: Verso una Nuova Era di Collaborazione
Mohammed VI ha parlato della necessità di superare la situazione attuale, con la ferma convinzione che le due nazioni possano collaborare per un futuro migliore. Ha rinnovato il suo invito a “costruire ponti e non muri”, promuovendo un dialogo che favorisca la comprensione reciproca e l’unità. “È essenziale che lavoriamo per il bene comune delle nostre popolazioni,” ha affermato.
Il discorso si è ampliato sul significato dell’Unione del Maghreb, con il Re che ha specificato che questo ambizioso progetto non può realizzarsi senza un impegno sincero da parte di Marocco e Algeria, insieme agli altri Stati della regione. La cooperazione tra questi Paesi è vista come fondamentale per affrontare le sfide comuni e costruire un avvenire prospero e pacifico.
In relazione alla questione del Sahara Occidentale, il Re ha accolto favorevolmente la dinamica positiva attorno al Piano di autonomia presentato alle Nazioni Unite nel 2007, definito “l’unica soluzione realistica” per la controversia regionale. “Ringraziamo il Regno Unito e la Repubblica portoghese per le loro posizioni costruttive in supporto alla Proposta di autonomia,” ha dichiarato, riconoscendo l’importanza del sostegno internazionale in questo contesto delicato.
Ad oggi, ben 123 Stati membri delle Nazioni Unite hanno riconosciuto la sovranità del Marocco sul Sahara o hanno espresso il loro supporto al Piano di autonomia, compresi 24 membri dell’Unione europea. Questo vasto consenso internazionale evidenzia l’importanza della questione e la volontà del Marocco di trovare una soluzione pacifica e reciprocamente accettabile.
Il Re ha ribadito che la strada verso la risoluzione della crisi deve essere orientata a una soluzione “consensuale” in cui non esistano vincitori o vinti. Questa posizione dimostra l’approccio pragmatico e pacifico del Marocco, che punta a instaurare un dialogo costruttivo con l’Algeria.
L’invito alla cooperazione si inserisce in un contesto più ampio, in cui le sfide del XXI secolo richiedono una risposta collettiva. La crisi economica e le questioni di sicurezza nel Maghreb possono essere affrontate solo attraverso il dialogo e la collaborazione. In questo senso, la dichiarazione di Mohammed VI si fa portatrice di una speranza per un nuovo inizio tra i due Paesi.
Le parole del sovrano marocchino, supportate dai dati concreti riguardanti il riconoscimento internazionale della sovranità del Marocco e il supporto al Piano di autonomia, pongono le basi per un futuro di dialogo e comprensione. La volontà di “costruire ponti” rappresenta non solo un simbolo di apertura, ma anche una chiamata all’azione per entrambe le nazioni.
La strada da percorrere è ancora lunga, ma il messaggio di fratellanza e di disponibilità al dialogo lanciato da Mohammed VI potrebbe rappresentare un passo fondamentale verso la pacificazione e la cooperazione tra Marocco e Algeria.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, resta sintonizzato sulle fonti ufficiali e alle agenzie di stampa internazionali, come l’agenzia Map e l’agenzia Italpress che riportano direttamente le dichiarazioni e gli sviluppi della situazione.
(Fonti: agenzia MAP, agenzia Italpress)
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