Mattarella: Impunità per le uccisioni di civili in conflitto è inaccettabile.

Mattarella: Impunità per le uccisioni di civili in conflitto è inaccettabile.

Mattarella: Impunità per le uccisioni di civili in conflitto è inaccettabile.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato la “Giornata del Lutto Nazionale” a Berlino, sottolineando come la guerra colpisca principalmente i civili, attraverso citazioni sui conflitti moderni. Ha analizzato il tragico impatto delle guerre sul popolo, evidenziando che oltre il 90% delle vittime sono innocenti. Inoltre, ha ribadito l’importanza del multilateralismo e del diritto internazionale per proteggere i diritti umani. Infine, ha celebrato la cooperazione tra Italia e Germania come esempio di successo nel costruire la pace e l’unità europea, evidenziando la necessità di affrontare le ingiustizie senza rassegnazione.

L’importanza della Pace e della Protezione dei Civili

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha preso parte alla cerimonia della “Giornata del Lutto Nazionale” al Reichstag di Berlino, a ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel suo discorso, ha sollevato una domanda inquietante: “Quanti morti serviranno ancora prima di porre fine alle guerre?”. Ha messo in evidenza come, dal messaggio di pace del dopoguerra, si sia passati a una realtà in cui la guerra colpisce principalmente i civili, riducendo la figura del soldato e amplificando la sofferenza delle popolazioni innocenti.

Mattarella ha ricordato che, nel periodo post-bellico, la creazione delle Nazioni Unite e le Convenzioni di Ginevra avevano suscitato speranze di una pace basata sul rispetto dei diritti umani, un principio fondamentale per la protezione dei civili. Tuttavia, la cronaca dimostra che, da conflitti come quelli in Ucraina e Gaza, oltre il 90% delle vittime è composto da civili. Questo spaccato della realtà non può e non deve rimanere impunito, poiché rappresenta una violazione dei diritti fondamentali delle persone.

Il capo dello Stato ha sottolineato che l’umanità è colpita dall’ombra della guerra, che ha trasformato la tragedia dei soldati in quella dei popoli. Le atrocità del passato, come deportazioni e genocidi, continuano a riflettersi negli eventi di oggi. Oggi, nel contesto globale, l’azione della comunità internazionale è fondamentale. È cruciale opporre la forza della legge al predominio della forza bruta.

Infine, Mattarella ha affermato che il multilateralismo è essenziale nella costruzione della pace. Le istituzioni internazionali, come le Nazioni Unite, svolgono un ruolo decisivo nell’affrontare le crisi e nel promuovere il dialogo. La sovranità appartiene ai cittadini e non deve essere messa a rischio da interessi dominanti. La cooperazione tra Stati e popoli è l’unica via per proteggere la dignità umana e garantire un futuro di pace.

Il Monito di Sergio Mattarella sulla Guerra e sulla Pace

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso profonde riflessioni sulla guerra durante la cerimonia della “Giornata del Lutto Nazionale” al Reichstag di Berlino, a ottant’anni dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Ha sollevato una domanda inquietante: “Quanti morti serviranno ancora prima di mettere fine alle guerre?” evidenziando come oggi la violenza colpisca soprattutto i civili, accentuando l’urgenza di una riflessione più profonda sul tema della pace.

Mattarella ha richiamato alla memoria il dopoguerra e la nascita delle Nazioni Unite, sottolineando l’importanza di proteggere la popolazione civile in ogni conflitto. Purtroppo, le cronache moderne dimostrano che la guerra continua a mietere vittime tra i non combattenti, con oltre il 90% delle vittime attuali che appartiene a questa categoria. Sono cifre che corrispondono a volti e storie di famiglie distrutte, esodemigranti in cerca di sicurezza.

In un’analisi della natura della guerra, il presidente ha messo in evidenza come essa si sia evoluta, trasformando il dolore dei soldati in tragedia collettiva. Oggi, i bambini, le madri e gli anziani rappresentano le nuove vittime di conflitti che sembrano sempre più privi di significato. Mattarella ha menzionato diversi conflitti, da quelli in Siria e Ucraina fino a Gaza, mettendo in evidenza la brutalità di una guerra che predilige il totale annientamento piuttosto che la mera sconfitta del nemico.

Infine, il presidente ha ribadito la necessità di un impegno multilaterale per contrastare le atrocità. Ha affermato che il diritto internazionale umanitario deve rimanere un baluardo contro la disumanità della guerra, rifiutando qualsiasi giustificazione per violenze contro i civili. La cooperazione tra Stati e istituzioni è la chiave per preservare la dignità umana e costruire un futuro di pace duratura.

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