Meloni mette a rischio gli italiani per non contraddire Trump, avverte Schlein
Durante un’informativa urgente alla Camera dei Deputati, il ministro dei trasporti ha affrontato la situazione delle ferrovie e i presunti sabotaggi. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha criticato il governo di Giorgia Meloni per la gestione delle relazioni commerciali internazionali, sottolineando come la minimizzazione dell’impatto dei dazi potrebbe nuocere gravemente all’economia italiana. Ha messo in discussione le scelte del governo riguardo alla spesa militare e la mancanza di resistenza a influenze straniere. Secondo Schlein, queste decisioni danneggiano l’interesse nazionale, rendendo necessaria una revisione urgente delle politiche attuate.
Elly Schlein Critica la Politica Economica di Meloni
ROMA – In una recente informativa alla Camera dei deputati, il ministro dei Trasporti ha discusso della situazione ferroviaria e dei presunti sabotaggi. Intanto, la segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, solleva questioni di rilevanza economica in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Schlein sottolinea l’importanza di evitare una guerra commerciale, che potrebbe avere conseguenze disastrose per l’economia italiana. A tal proposito, suggerisce di rafforzare le trattative all’interno dell’Unione Europea.
Secondo Schlein, Giorgia Meloni ha minimizzato l’impatto dei dazi imposti dagli Stati Uniti, soprattutto per non antagonizzare l’ex presidente Trump. Recentemente, Meloni ha sostenuto che un dazio del 10% sarebbe gestibile per l’Italia, ma la segretaria del PD non concorda. A suo avviso, l’Italia rischia di subire un crollo dell’export, potenzialmente perdendo miliardi di euro anche con un dazio relativamente basso. La questione solleva interrogativi sulla percezione della leader di Fratelli d’Italia riguardo l’impatto delle politiche americane.
Schlein evidenzia inoltre l’importanza di opporsi anche agli alleati quando le loro scelte non giovano all’interesse nazionale. La leader del PD critica l’intenzione di aumentare la spesa militare al 5%, come richiesto da Trump. Secondo lei, un tale incremento rappresenterebbe un duro colpo per il sistema di welfare italiano, chiedendosi come il governo intenda reperire 445 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per finanziare questo aumento.
Infine, Schlein lo considera un esempio della scarsa capacità di Meloni di opporsi alle direttive dei suoi alleati, citando la recente esenzione per le multinazionali americane dalla tassa minima globale del 15%. Questa decisione, a suo avviso, non fa altro che compromettere ulteriormente gli interessi italiani, evidenziando come le scelte ideologiche di Meloni stiano danneggiando il Paese.
Elly Schlein critica l’approccio di Meloni alle sfide economiche e militari
ROMA – La Camera dei deputati ha ospitato un’informativa urgente del ministro dei trasporti sulla situazione delle ferrovie e sui presunti sabotaggi, mentre Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera in cui affronta la questione della guerra commerciale e l’approccio del governo. Schlein sottolinea l’importanza di impegnarsi per evitare l’insorgere di conflitti commerciali che potrebbero danneggiare gravemente l’economia del paese.
Secondo la segretaria, l’atteggiamento di Giorgia Meloni nei confronti dei dazi commerciali è preoccupante. Ella critica Meloni per aver minimizzato le conseguenze dei dazi imposti da Trump, affermando che il primo ministro non potrebbe essere più fuori dalla realtà. Anche una tassa del 10% sul nostro export, sostiene Schlein, risulterebbe devastante, portando a ingenti perdite economiche per l’Italia.
Schlein evidenzia anche come la capacità di Meloni di dire “no” agli alleati sia fondamentale per proteggere l’interesse nazionale, un aspetto che manca nella sua gestione. L’aumento della spesa militare al 5%, come richiesto da Trump, sarebbe un duro colpo per il welfare statale italiano. La leader del PD chiede chiarimenti su come il governo intenda reperire 445 miliardi di euro in dieci anni per finanziare tale spesa.
Infine, la critica di Schlein si estende agli accordi internazionali, in particolare riguardo alla decisione del governo di esentare le multinazionali americane dalla tassa minima globale. Questa scelta, secondo Schlein, rappresenta un regalo alle grandi aziende e riflette una visione ideologica che danneggia l’Italia, impoverendo ulteriormente la sua economia e ignorando il benessere dei cittadini.
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