Mercato di rimorchi e semirimorchi in calo: giugno segna un -12,5% secondo Unrae.

Contrazione nel Settore dei Rimorchi: Dati di Giugno 2025
ROMA (ITALPRESS) – Il mese di giugno 2025 segna una brusca inversione di tendenza per il settore dei rimorchi e semirimorchi, che dopo quattro mesi di crescita ha subito un significativo calo del 12,5%. In questo mese, le nuove immatricolazioni si sono fermate a 1.300 unità, rispetto alle 1.485 registrate nello stesso mese del 2024.
Questa flessione mensile suscita preoccupazione tra gli operatori del settore, poiché arriva dopo un periodo di interessanti risultati che potevano far sperare in un percorso di stabilizzazione. Nonostante le difficoltà di giugno, il bilancio del primo semestre 2025 rimane positivo: da gennaio a giugno, sono stati immatricolati 7.794 veicoli, segnando un incremento del 7,2% rispetto alle 7.269 unità dello stesso periodo del 2024. Questo dato suggerisce che il mercato sta attraversando una fase complessa, in cui i trend possono rapidamente oscillare.
Le Prospettive per il Settore dei Rimorchi
Michele Mastagni, Coordinatore del Gruppo Rimorchi, Semirimorchi e Allestimenti di UNRAE, ha commentato: “La brusca frenata registrata a giugno era ampiamente prevista. Le prospettive per la seconda parte dell’anno non sono affatto incoraggianti e potrebbe profilarsi un trend negativo per la chiusura del 2025”. Questo quadro allarmante richiede una capacità di analisi e intervento da parte delle istituzioni per evitare di compromettere ulteriormente il comparto.
Molti operatori del settore dell’autotrasporto sono ben consapevoli del loro ruolo strategico nella transizione ecologica e tecnologica. Tuttavia, si trovano ad affrontare un contesto di forte incertezza, che rende difficoltoso programmare il rinnovo delle flotte di veicoli trainati. La mancanza di certezze sul futuro colpisce non solo la pianificazione finanziaria delle aziende, ma anche la sicurezza stradale. Una situazione che richiede un intervento tempestivo e mirato da parte del Governo.
Le richieste di supporto non si fanno attendere. Mastagni ha fatto appello per l’incremento delle risorse destinate al settore: “Chiediamo che ai 19 milioni di euro stanziati per il 2025 vengano aggiunti ulteriori fondi per garantire almeno il livello minimo annuale di 25 milioni destinato al rinnovo del parco veicolare”. Queste risorse sono fondamentali non solo per la modernizzazione dei veicoli, ma anche per garantire una circolazione stradale sicura e conforme alle normative vigenti.
Un’altra istanza rilevante riguarda il Piano straordinario pluriennale per il trasporto merci. Questo piano, già sollecitato dal Governo e specificamente dal Ministro Salvini, è considerato essenziale per affrontare le sfide in atto. Mastagni ha sottolineato l’importanza che almeno una parte dei circa 600 milioni di euro previsti sia riservata all’ammodernamento dei veicoli trainati, oggigiorno soggetti a un’età media superiore ai 17 anni. Un dato allarmante che mette in luce l’urgenza di investire in innovazione e sicurezza.
Le aziende di autotrasporto, indispensabili per il settore economico nazionale, si trovano ora nell’impasse di dover affrontare decisioni strategiche senza la certezza delle risorse. Il loro contributo, specialmente in un contesto di transizione ambientale, non può essere sottovalutato. In assenza di un piano d’azione effettivo, il settore rischia non solo di subire un rallentamento, ma anche di compromettere la propria operatività a lungo termine, con ripercussioni negative su tutta la filiera.
È evidente che un’iniziativa proattiva da parte delle autorità competenti è fondamentale per garantire la salute e la sicurezza del settore dell’autotrasporto. Le nuove politiche di investimento devono essere dosate con attenzione, considerando le reali esigenze delle aziende e le sfide di un mercato in continua evoluzione. I prossimi mesi saranno decisivi per determinare il futuro di un comparto che non può permettersi di stagnare.
Fonti: UNRAE, ISTAT.
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