Mercato USA: opportunità da oltre 100 miliardi per il Made in Italy.
Il mercato statunitense rappresenta oltre 100 miliardi di euro per l’export italiano, secondo un’analisi della CNA che considera dati di OCSE, Banca Mondiale e Istat. Gli Stati Uniti sono cruciali per il fatturato del Made in Italy, con 67 miliardi di euro in export diretto e 40 miliardi in indiretto. Le piccole imprese sono particolarmente vulnerabili a un aumento dei dazi, con una quota del 14% nel manifatturiero. Settori come meccanica, moda e agroalimentare dominano l’export, richiedendo un’unità europea e misure emergenziali per sostenere le piccole imprese di fronte a potenziali dispute commerciali.
Il Mercato degli Stati Uniti e l’Impatto sui Piccoli Esportatori Italiani
ROMA (ITALPRESS) – Il valore del mercato statunitense per l’export italiano supera i 100 miliardi di euro, considerando sia i flussi diretti che quelli indiretti, come emerge da un’analisi della CNA basata su dati provenienti da fonti come l’Ocse, la Banca Mondiale e l’Istat. I dazi doganali incidono in modo significativo su una parte importante del fatturato estero del Made in Italy, con le piccole imprese che risultano essere particolarmente vulnerabili alle dinamiche di mercato degli Stati Uniti.
Nel corso dell’anno scorso, l’export diretto verso gli USA ha raggiunto un importo di 67 miliardi di euro. A questo si aggiunge il valore dell’export indiretto, che si avvicina ai 40 miliardi, secondo l’analisi della CNA. I prodotti principali riguardano beni intermedi, con un forte contributo dei settori della meccanica, moda e agroalimentare. Il comparto automotive, in particolare per quanto riguarda la componentistica, rappresenta circa 7 miliardi di euro del totale esportato.
Il mercato americano costituisce il 10,4% dell’export italiano; per le piccole aziende nel settore manifatturiero, la percentuale sale al 14%. Considerando anche i flussi indiretti, l’incidenza complessiva si avvicina al 18%. Analizzando i dati, nel settore tessile le piccole imprese detenendo oltre il 30% del totale, mentre nel comparto del legno e dei prodotti in legno quasi il 40% dell’export è realizzato da aziende con meno di 49 dipendenti.
Dario Costantini, presidente della CNA, evidenzia che le piccole imprese italiane sono le più a rischio in caso di un aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti. È fondamentale che l’Europa si unisca per evitare una crisi commerciale priva di vincitori. È altresì urgente implementare strumenti e misure straordinarie, sia a livello comunitario che nazionale, per sostenere le numerose piccole aziende che si trovano in difficoltà nel cercare nuovi mercati.
Impatto dei Dazi sul Mercato Statunitense per l’Export Italiano
Roma (ITALPRESS) – L’analisi condotta dalla CNA rivela che il mercato statunitense rappresenta un valore di oltre 100 miliardi di euro per l’export italiano, comprendendo sia flussi diretti che indiretti. Questo dato si basa su indicatori forniti da fonti come l’Ocse, la Banca Mondiale e l’Istat. È evidente che le questioni legate ai dazi influiscono significativamente sul fatturato estero del Made in Italy, con un impatto maggiore sulle piccole imprese, particolarmente esposte nel mercato americano.
Nel 2022, l’export diretto dall’Italia verso gli Stati Uniti ha raggiunto i 67 miliardi di euro, mentre l’export indiretto si avvicina ai 40 miliardi, secondo la CNA. Le categorie di beni che trainano queste esportazioni includono prevalentemente meccanica, moda e agroalimentare. Il settore automotive, in particolare la componentistica, rappresenta circa 7 miliardi annuali. Gli Stati Uniti costituiscono il 10,4% del totale dell’export italiano; per le piccole imprese manifatturiere, questa quota sale al 14%, raggiungendo quasi il 18% se si considerano anche i flussi indiretti.
Un’analisi dettagliata dell’export diretto indica che nel tessile, le piccole imprese superano il 30% del totale di 485 milioni di euro; per il legno e i suoi derivati, quasi il 40% dell’export proviene da aziende con meno di 49 dipendenti. Percentuali superiori al 25% si osservano anche nella fabbricazione di mobili e in altre industrie manifatturiere.
Dario Costantini, presidente della CNA, evidenzia come le piccole imprese italiane siano particolarmente vulnerabili a un eventuale aumento dei dazi da parte degli Stati Uniti. È fondamentale che l’Europa si unisca per evitare una controversia commerciale senza vincitori. Inoltre, è urgente predisporre strumenti e misure emergenziali, sia a livello comunitario che nazionale, per supportare le decine di migliaia di piccole imprese che faticano a esplorare nuovi mercati.
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