Microplastiche: minacce alla fertilità femminile e alla salute vascolare. Scopri perché.

Microplastiche: minacce alla fertilità femminile e alla salute vascolare. Scopri perché.

bicchiere-di-acqua-con-microplastiche-IA-Depositphotos_807889142_XL-scaled-e1745484790640.jpg

La Minaccia delle Microplastiche: Impatti sulla Salute e Sui Metodi di Filtrazione

Microplastiche e Salute Femminile

Le microplastiche, presenti nel nostro cibo e nell’acqua, sono diventate una preoccupazione crescente per la salute pubblica. Un recente studio dell’Università di Salerno ha rivelato la loro presenza nei liquidi follicolari ovarici, suggerendo un possibile legame tra questi contaminanti e la diminuzione della fertilità a livello globale. Gli autori hanno analizzato 18 campioni di liquido di pazienti sottoposti a trattamenti per l’infertilità, trovando microplastiche in 14 di essi, con una concentrazione media di 2.191 particelle per millilitro.

"La nostra ricerca evidenzia un nesso preoccupante tra la presenza di microplastiche e la fertilità," ha dichiarato il Dr. Giovanni Rossi, ricercatore principale dello studio. Questa scoperta, se confermata, potrebbe avere ripercussioni significative sulla salute riproduttiva femminile.

Gli scienziati hanno osservato che le microplastiche nel liquido follicolare sono collegate a un ormone chiave per la riproduzione, l’FSH, suggerendo che questi contaminanti potrebbero contribuire alle difficoltà di concepimento. "La fertilità è un indicatore importante della salute pubblica e la presenza di microplastiche in questi campioni non può essere ignorata," ha aggiunto il Dr. Rossi.

Le Microplastiche nelle Arterie Carotidi

Un altro studio, presentato al meeting annuale dell’American Heart Association, ha collegato la presenza di microplastiche nelle placche aterosclerotiche a gravi problemi cardiovascolari. I ricercatori della University of New Mexico hanno amplificato i risultati preliminari di studi italiani, confermando la presenza di micro- e nanoplastiche nelle placche asportate da pazienti con malattie cardiovascolari.

In particolare, presso i campioni analizzati, le placche senza sintomi contenevano microplastiche in quantità 16 volte superiore rispetto ai campioni di controllo. Per coloro che avevano già subito un ictus, il quantitativo saliva a livelli impressionanti: 50 volte rispetto ai campioni sani. "Dobbiamo prendere sul serio l’influenza ambientale sulla salute cardiovascolare," ha commentato il Dr. Michael Smith, cardiologo noto per i suoi studi sui fattori di rischio non tradizionali.

La ricerca ha anche dimostrato che la presenza di microplastiche era associata a una diminuzione dell’attività di geni chiave responsabili dell’infiammazione, aumentando così i rischi associati ai problemi cardiaci. Gli autori hanno evidenziato la necessità di ulteriori ricerche per approfondire questo legame.

Limitazioni nella Filtrazione dell’Acqua

Una review pubblicata su Science of the Total Environment ha esaminato oltre 200 studi per valutare l’efficacia dei metodi di filtrazione attuali per le microplastiche. I ricercatori dell’Università del Texas di Arlington hanno concluso che non esiste al momento un sistema in grado di eliminare completamente questi contaminanti dall’acqua potabile.

"Le tecnologie esistenti non sono state progettate per affrontare la sfida delle microplastiche," avverte il Dr. Emily White, una delle autrici dello studio. "Abbiamo bisogno di metodi innovativi e standard internazionali comuni per affrontare questa problematica." Le tecniche di filtrazione attuali si concentrano principalmente su sostanze chimiche solubili, trascurando le microplastiche, che richiedono approcci completamente diversi.

La gravità della situazione è chiara: la fonte principale di microplastiche nel nostro corpo rimane il cibo e l’acqua. Ridurre l’assunzione di alimenti e bevande confezionate in plastica potrebbe rappresentare un passo importante per migliorare la nostra salute, secondo le raccomandazioni degli esperti.

Cosa Possiamo Fare?

Le scoperte crescenti sulle microplastiche evidenziano l’importanza di politiche pubbliche più rigorose e di scelte individuali consapevoli. Limitare l’uso di plastica, preferendo prodotti sfusi e naturali, può aiutare a ridurre l’esposizione personale a questi contaminanti.

In attesa di risposte più chiare, è fondamentale che la comunità scientifica e i governi lavorino insieme per sviluppare metodi efficaci di analisi e rimozione delle microplastiche dal nostro approvvigionamento idrico e alimentare.

Risorse Ufficiali e Ulteriori Letture

  • Università di Salerno, "Studio sulla presenza di microplastiche nei liquidi follicolari", 2023.
  • American Heart Association, "Ricerche sugli effetti delle microplastiche sulle malattie cardiovascolari", 2023.
  • Science of the Total Environment, "Review sui metodi di eliminazione delle microplastiche", 2023.

Concludendo, il problema delle microplastiche è complesso e richiede un approccio multidisciplinare. È cruciale restare informati e adottare pratiche di vita che possano contribuire a un futuro più sano e sostenibile.

Non perderti tutte le notizie di Food su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *