Migliaia di registri di trasferimenti bancari indiani scoperti online.

Migliaia di registri di trasferimenti bancari indiani scoperti online.

Successivamente, UpGuard ha informato il team di risposta agli incidenti informatici dell’India, CERT-In. Solo dopo l’intervento di questo ente governativo, i dati esposti sono stati protetti. Tuttavia, malgrado l’emergenza sia stata finalmente contenuta, nessuno sembra volersi assumere la responsabilità per la vulnerabilità. Quando è stato contattato per un commento, un portavoce della NPCI, Ankur Dahiya, ha dichiarato che i dati non provenivano dai loro sistemi.

Citando una verifica dettagliata, Dahiya ha confermato che “non ci sono stati dati riguardanti le informazioni o i registri dei mandati NACH compromessi o esposti” in un’email inviata a TechCrunch. Anche Aye Finance, attraverso il co-fondatore e CEO Sanjay Sharma, non ha risposto alle richieste di commento, e la State Bank of India ha seguito la stessa linea, rimanendo silenziosa.

Questa mancata assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni coinvolte è preoccupante e fa emergere la necessità di un rafforzamento delle misure di sicurezza informatica e di protezione dati nel settore bancario indiano. Con la crescita esponenziale delle transazioni digitali, è fondamentale che le banche implementino soluzioni robuste per garantire la sicurezza delle informazioni sensibili dei clienti.

Da questa situazione emerge l’urgenza di coinvolgere le autorità governative e le organizzazioni di sicurezza informatica nell’adozione di protocolli di sicurezza più efficaci. Le aziende devono eseguire audit regolari sui loro sistemi e formare adeguatamente il personale sulle best practices per la protezione dei dati. È cruciale creare un ambiente affidabile affinché i consumatori possano utilizzare i servizi bancari digitali in sicurezza.

In un’epoca in cui la digitalizzazione e l’automazione stanno diventando sempre più comuni, episodi come questo devono servire da monito per tutte le entità, pubbliche e private. Solo così sarà possibile prevenire la ripetizione di situazioni simili in futuro e proteggere le informazioni sensibili degli utenti.

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