Minacce ai fiumi thailandesi e comunità locali causate dalle miniere di terre rare in Myanmar.
La rete per la protezione dei fiumi Kok, Sai, Ruak e Mekong ha attivato iniziative per comunicare ai residenti gli ultimi sviluppi scientifici sull’inquinamento ambientale e ha chiesto al governo di prendere provvedimenti. Recentemente, un gruppo di cittadini ha presentato un documento al nuovo governo tailandese, chiedendo controlli del suolo su circa 16.000 ettari di terreni agricoli potenzialmente contaminati e la creazione di fonti alternative di approvvigionamento idrico.
È essenziale che siano presi provvedimenti prima che la situazione diventi irreversibile. Gli effetti della contaminazione sulle comunità locali sono devastanti e richiedono un intervento urgente. La risposta all’emergenza ambientale è lente, e molti residenti affermano di non sapere se l’acqua è sicura. Questa mancanza di comunicazione sta creando una forte tensione sociale e una paura diffusa riguardo alla salute pubblica.
Le Dinamiche del Mercato dei Minerali Rari
In Myanmar, i minerali rari vengono estratti principalmente con tecniche simili al fracking, in cui l’acqua viene miscelata con diversi prodotti chimici e iniettata nel suolo. Questa pratica ha portato a livelli allarmanti di contaminazione ambientale. Si stima che per ogni tonnellata di minerale raro estratta, si producano circa 2.000 tonnellate di rifiuti tossici.
Attualmente, la Cina esercita un’importante influenza sul mercato dei minerali rari, detentore del più grande stock mondiale. Con l’aumento della domanda cinese e la chiusura di miniere non conformi agli standard ambientali nel paese, la Birmania è diventata una fonte strategica. Tuttavia, l’estrazione incontrollata in Myanmar ha portato a un grave degrado ambientale, e le autorità locali sembrano poco propense a intervenire in modo significativo.
La domanda incessante di minerali rari in Cina ha alimentato questa crisi, alimentata dall’instabilità politica in Myanmar, aggravata da conflitti armati tra eserciti locali e la giunta militare. I gruppi etnici che controllano alcune delle aree minerarie hanno escluso progressi significativi nel rispetto delle norme ambientali, con il risultato di una crescente degradazione ambientale.
