Museo del Presente a Palermo: emozioni e ricordi per la Strage di Capaci, Maria Falcone felice.
Celebrazioni per il 33esimo anniversario della strage di Capaci
PALERMO (ITALPRESS) – Le emozioni sono state palpabili ieri a Palazzo Jung, dove si sono aperte le celebrazioni per il 33esimo anniversario della strage di Capaci. Maria Falcone, presidente della Fondazione Falcone e Borsellino, ha espresso la sua gioia per la realizzazione del Museo del Presente, un luogo dedicato alla memoria del giudice Giovanni Falcone e di tutte le vittime della mafia. "In 33 anni ho viaggiato in lungo e in largo per l’Italia, e la mia grande preoccupazione era che il patrimonio a loro dedicato potesse disperdersi. Ora, con il Museo del Presente, questa memoria diventa una realtà", ha dichiarato Falcone nel suo intervento.
Questa giornata non è servita solo a commemorare ma anche a riflettere sul presente e sul futuro della lotta alla criminalità organizzata. Tra i presenti, importanti esponenti del governo come il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il ministro della Giustizia Carlo Nordio e il ministro della Cultura Alessandro Giuli, hanno condiviso le loro riflessioni sulla lotta alla mafia e sull’importanza della cultura.
Messaggi di impegno e responsabilità dalla politica
Carlo Nordio, ministro della Giustizia, ha affrontato la questione della sicurezza e della vita dei magistrati. "La magistratura ha pagato un prezzo altissimo, con molti sacrifici. Tra il ’77 e l’82, siamo stati testimoni di un periodo buio in cui furono assassinati tanti magistrati. Anche oggi, il lavoro di chi combatte contro la mafia è carico di rischi, anche per chi non è sotto i riflettori", ha affermato. Ha anche menzionato la figura del beato Rosario Livatino, unico magistrato assassinato che ha perdonato il suo omicida, un esempio di integrità e coraggio.
Matteo Piantedosi ha messo in guardia sull’evoluzione delle attività mafiose nel tempo. "Dopo il maxiprocesso, abbiamo assistito a un cambiamento nel modus operandi della mafia. Ora tende a colpire meno fisicamente, ma ciò non significa che sia meno pericolosa. La mafia ha trovato nuovi modi per infiltrarsi nell’economia legale", ha spiegato. Inoltre, ha sottolineato la necessità di vigilanza sulle istituzioni pubbliche e sui circuiti economici.
Anche il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha condiviso suoi pensieri durante l’evento. "La cultura è la vera antitesi della mafia. L’ignoranza e il degrado sociale sono fertile terreno per la criminalità. Dobbiamo combattere per un futuro migliore, sapendo che Palermo è la città di Giovanni Falcone, che ha dato tutto per il bene della società", ha dichiarato Giuli, richiamando a un forte impegno culturale e sociale.
Roberto Lagalla, sindaco di Palermo, ha poi ribadito l’importanza della memoria collettiva. "Palermo ricorda ogni anno il 23 maggio non solo per Giovanni Falcone e tutti gli altri martiri della giustizia, ma per rinnovare il nostro impegno nella lotta alla mafia. Il Museo del Presente sarà un simbolo e un luogo in cui la memoria può essere condivisa con le future generazioni", ha affermato Lagalla, sottolineando il ruolo delle istituzioni nel voler apportare un cambiamento concreto nei territori.
Il Museo del Presente si propone di essere un punto di riferimento per i giovani, un luogo in cui la storia e i valori della legalità sono trasmessi. "La città ha bisogno di un’azione collettiva, non possiamo attendere un cambio radicale da un giorno all’altro. È fondamentale che ciascuno faccia la propria parte, specialmente le istituzioni, le quali devono lavorare in sinergia con le forze dell’ordine e la comunità", ha aggiunto il sindaco.
In conclusione, le celebrazioni per il 33esimo anniversario della strage di Capaci hanno messo in evidenza l’importanza della memoria e della cultura come strumenti di lotta contro la mafia. La presenza di figure politiche e istituzionali ha sottolineato l’impegno dello Stato nella lotta alla criminalità, promuovendo un messaggio di responsabilità e crescita collettiva.
– Foto: Ufficio Stampa Comune di Palermo –
(ITALPRESS)
Per maggiori informazioni, consulta il sito della Fondazione Falcone e Borsellino e il Ministero della Giustizia.
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