Napoli, comitato contro le “zone rosse”: “Pronti a opporci al Consiglio di Stato”

Il Tar Campania e le “Zone Rosse” di Napoli: Una Riflessione Sulla Sicurezza Urbana
NAPOLI (ITALPRESS) – La recente pronuncia del Tar Campania segna un’importante svolta nella questione delle “zone rosse” istituite a Napoli. Queste aree urbane, create per garantire la sicurezza pubblica, permettevano alle forze dell’ordine di allontanare persone ritenute potenzialmente pericolose o con precedenti penali. Il provvedimento, voluto dal prefetto di Napoli Michele di Bari nel dicembre scorso, ha suscitato un ampio dibattito tra cittadini e commercianti, con molti che temevano una limitazione inaccettabile delle libertà individuali.
Le Aree Interessate e le Reazioni della Comunità
Le zone rosse coprivano gran parte della città, con un’attenzione particolare rivolta alle strade più frequentate durante le ore della movida, come il centro storico, il quartiere Chiaia e via Aniello Falcone al Vomero. Fin dalle prime fasi di applicazione del provvedimento, la reazione da parte della popolazione è stata ostile. I cittadini che vivevano e lavoravano in queste aree hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla limitazione delle libertà civili e alla possibile creazione di un clima di paura e repressione.
Il Tar Campania ha accolto il ricorso presentato da una delegazione guidata dal ricercatore Andrea Chiappetta, supportato dall’avvocato Stella Arena. Nella sentenza di 14 pagine, il tribunale ha stabilito che le misure adottate dal prefetto andavano oltre i limiti stabiliti dalla legge. Secondo la presidente della Quinta Sezione, Maria Abruzzese, la sicurezza e l’ordine pubblico devono essere garantiti attraverso strumenti ordinari previsti dall’ordinamento, anziché ricorrere a provvedimenti straordinari e potenzialmente abusivi.
Il prefetto di Napoli ha espresso il suo disappunto per la sentenza e ha annunciato un controricorso al Consiglio di Stato. Nel frattempo, il comitato “No Zone Rosse” ha festeggiato la propria vittoria a Largo Banchi Nuovi, in segno di protesta contro le politiche governative.
Le Giustificazioni Legali e Politiche per il Ricorso
“Le nostre argomentazioni sono state accolte dal Tar, il quale ha stabilito che il prefetto ha esercitato il potere di ordinanza al di fuori dei limiti consentiti”, spiega Chiappetta. “Il diritto alla libertà di circolazione non può essere limitato, salvo che da leggi specifiche e solo in casi eccezionali, i quali, nel nostro caso, sono stati considerati insufficienti. Inoltre, il provvedimento perde di legittimità se non è temporaneo”. Queste osservazioni puntano a sottolineare come i provvedimenti contingibili e urgenti debbano sempre rispettare i limiti temporali.
Le parole di Chiappetta rispecchiano una visione giuridica che si basa su precedenti consolidati, rafforzando la convinzione che ci siano solidi argomenti a favore della posizione assunta dalla delegazione. La questione solleva interrogativi sulla direzione in cui le politiche di sicurezza stanno andando, con una crescente preoccupazione per un approccio percepito come autoritario.
Politiche Pubbliche e Sicurezza: Un Dibattito Necessario
Le zone rosse, assieme ad altri provvedimenti come il Decreto Caivano e il Decreto Sicurezza, sono considerate da molti un segno di una crescente torsione autoritaria da parte del governo attuale. Leone Curti, membro del Coordinamento No Zone Rosse Napoli, ha sottolineato l’importanza di affrontare le problematiche sociali attraverso politiche di welfare, piuttosto che con misure di repressione. “Il nostro Paese ha salari tra i più bassi d’Europa e stiamo assistendo a continui tagli allo stato sociale”, ha dichiarato Curti. “La risposta del governo ai problemi di marginalità sociale è esclusivamente di tipo securitario”.
L’analisi di Curti mette in evidenza le lacune delle politiche attuali, suggerendo che affrontare la marginalità e le disuguaglianze sociali deve essere una priorità, piuttosto che ricorrere a provvedimenti che limitano le libertà individuali. Gli attivisti e i cittadini rimangono vigili, pronti a continuare la loro lotta per garantire una maggiore giustizia sociale e una vera sicurezza per tutti.
In un clima di crescente tensione e complessità, il dibattito sulle zone rosse di Napoli è solo uno dei tanti aspetti di una questione più ampia che interroga la società contemporanea. Per ulteriori aggiornamenti sulla vicenda, si consiglia di seguire questo link che rimanda al video con i dettagli della sentenza del Tar Campania.
Fonti: Italpress, Tar Campania.
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