Nato: Aumenti aiuti militari a Kiev e nuove sanzioni per la Russia
Supporto NATO all’Ucraina: Dichiarazioni dell’Ammiraglio Cavo Dragone
KYIV, UCRAINA – 7 FEBBRAIO 2025 – Durante la sua prima visita ufficiale in Ucraina, l’ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, presidente del Comitato militare della NATO, ha ribadito il fermo sostegno dell’Alleanza a Kiev, evidenziando che gli ucraini si stanno dimostrando ottimi combattenti e un modello da seguire per l’Europa. In un’intervista al Corriere della Sera, Cavo Dragone ha dichiarato: “Il nostro supporto all’Ucraina è inalterato e continuerà finché non si raggiunga una pace duratura e giusta”.
Il capo militare della NATO ha affermato che la NATO non solo proseguirà, ma intensificherà gli aiuti militari all’Ucraina, mentre ha sottolineato la difficoltà nel dialogo con la Russia, che sembra essere riluttante e sta cercando di guadagnare tempo. “La nostra speranza è che vengano inasprite le sanzioni, al fine di aumentare la pressione interna contro Putin e consentire all’Ucraina di negoziare da una posizione forte”, ha aggiunto Cavo Dragone.
Il PURL e il Coordinamento degli Aiuti Militari
Nel corso della conferenza del 20 agosto, alla quale hanno partecipato i vertici militari di 32 paesi membri della NATO e della “Coalizione dei Volenterosi”, Cavo Dragone ha presentato il PURL (Prioritized Ukrainian Requirement List), uno strumento innovativo pensato per raccogliere e validare rapidamente le esigenze militari dell’Ucraina, facilitando la fornitura di aiuti attraverso un meccanismo di finanziamento condiviso. “Ad oggi, il programma PURL ha inviato armamenti per un valore di un miliardo e mezzo di dollari”, ha spiegato. Questi aiuti sono stati finanziati da nazioni come Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia, Svezia e Germania, e comprendono principalmente materiale di difesa aerea contro missili e droni, nonché munizioni di vario calibro, considerati prioritari per l’Ucraina.
Cavo Dragone ha rivelato che fino ad oggi, i paesi NATO hanno fornito il 99% degli aiuti militari complessivi a Kiev. Nel 2024, il valore di tali aiuti ha raggiunto i 50 miliardi di dollari, e solo dal primo gennaio 2025, la cifra ammonta già a 33 miliardi. “Ci aspettiamo di mantenere questo ritmo fino alla fine dell’anno”, ha assicurato.
Nonostante l’accento sugli aiuti, resta centrale la questione delle prospettive di pace. L’ammiraglio ha chiarito che, all’interno della NATO, non si è discutato di contingenti di terra o di future missioni di sicurezza in Ucraina, una questione che rimane ancora aperta a livello politico. Riguardo ai commenti del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, che ha espresso la necessità di coinvolgere Mosca nelle garanzie di sicurezza, Cavo Dragone ha risposto: “Capisco le ragioni degli ucraini e riconosco che siamo ancora molto distanti da un accordo. È essenziale trattare, e un cessate il fuoco presto sarebbe fondamentale per avviare un dialogo”.
La posizione della NATO sembra dunque chiara: gli aiuti e il supporto a Kiev continueranno, mentre le tensioni con Mosca rimarranno un ostacolo significativo per la pace. Questa situazione complessa richiede un attento monitoraggio e una strategia ben definita, affinché l’Ucraina possa continuare a difendersi e a prepararsi per eventuali negoziati futuri con la Russia.
La NATO e i suoi alleati sono ben consapevoli dell’importanza di un Ucraina forte e resiliente, non solo per la stabilità regionale, ma anche per l’integrità della sicurezza europea. La cooperazione internazionale, attraverso programmazioni come il PURL, rappresenta un passo avanti significativo, creando le basi per un supporto militare efficace e immediato.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, si può consultare il sito ufficiale della NATO e le agenzie di stampa internazionali come l’ANSA e l’agenzia РИА Новости.
Non perderti tutte le notizie dal mondo su Blog.it
