Neonati morti e sepolti, Chiara Petrolini torna a abitare nella casa di Vignale

Neonati morti e sepolti, Chiara Petrolini torna a abitare nella casa di Vignale

Neonati morti e sepolti, Chiara Petrolini torna a abitare nella casa di Vignale

Chiara Petrolini è tornata nella casa di famiglia a Vignale, dove gli inquirenti hanno trovato i cadaveri dei neonati che ha ucciso. Attualmente è agli arresti domiciliari in attesa della decisione della Cassazione. Il suo legale ha presentato un ricorso contro la custodia cautelare in carcere stabilita dal Tribunale del Riesame. La casa è stata dissequestrata a dicembre, dopo la scoperta dei corpi dei neonati nel giardino. La nonna di Chiara ha fatto la terribile scoperta e il padre dei neonati ha registrato i loro nomi all’anagrafe. La famiglia è tornata dagli USA dopo la scoperta dei cadaveri.

Chiara Petrolini torna nella casa dei crimini

La ventunenne Chiara Petrolini è tornata nella casa di famiglia a Vignale, luogo in cui gli inquirenti hanno scoperto i cadaveri dei neonati che ha ucciso subito dopo la nascita lo scorso agosto. Attualmente in attesa della decisione della Cassazione programmata per il 25 febbraio, Petrolini trascorrerà il periodo degli arresti domiciliari nella stessa abitazione che è stata dissequestrata all’inizio di dicembre.

Dopo la scoperta dei corpi dei neonati avvenuta lo scorso agosto, Petrolini e la sua famiglia erano stati trasferiti in un appartamento a Parma. Il suo legale, Nicola Tria, ha presentato un ricorso alla Cassazione contro la custodia cautelare in carcere decisa dal Tribunale del Riesame di Bologna. Il Gip del tribunale di Parma aveva originariamente imposto gli arresti domiciliari per la Petrolini il 20 settembre.

La vicenda è stata scoperta dalla nonna di Chiara Petrolini il 9 agosto, quando ha trovato il corpicino di uno dei neonati sepolto nel giardino di casa, dissotterrato dai cani di famiglia. Successivi accertamenti hanno rivelato che si trattava del secondogenito, mentre il primo cadavere è stato trovato il 7 settembre. Nonostante la terribile scoperta, la famiglia della ventunenne è tornata dagli Stati Uniti, dove erano in vacanza, dieci giorni dopo.

Nel frattempo, l’ex fidanzato di Petrolini e padre dei neonati è andato all’anagrafe per registrare i nomi dei due bambini, scegliendo di chiamarli Domenico Matteo e Angelo Federico. La Procura ha espresso preoccupazione per il rischio di reiterazione del reato, motivando la decisione del Riesame di revocare la custodia cautelare in carcere a favore degli arresti domiciliari.

Chiara Petrolini, accusata di duplice omicidio, passerà gli arresti domiciliari nella casa di famiglia di Vignale

Chiara Petrolini, la ventunenne accusata di duplice omicidio e occultamento di cadavere, è tornata nella casa di famiglia a Vignale, dove lo scorso agosto sono stati trovati i cadaveri dei due neonati che ha ucciso subito dopo la nascita. Passerà gli arresti domiciliari lì in attesa della pronuncia della Cassazione il prossimo 25 febbraio. Il suo legale ha presentato un ricorso alla Suprema Corte contro la custodia cautelare in carcere stabilita dal Tribunale del Riesame di Bologna.

L’abitazione è stata dissequestrata i primi di dicembre, dopo che Petrolini e la famiglia erano stati trasferiti in un appartamento a Parma. La studentessa parmigiana è stata posta agli arresti domiciliari dal Gip del tribunale di Parma il 20 settembre, ma la Procura ha espresso contrarietà alla decisione, sottolineando il rischio di reiterazione del reato.

La terribile vicenda è stata scoperta dalla nonna di Petrolini lo scorso 9 agosto, quando ha trovato il corpicino di un neonato nel giardino di Vignale. Successivamente è emerso che si trattava del secondo figlio di Chiara, partorito nel maggio del 2023. Il fratello, nato nello stesso periodo, è stato ritrovato sepolto nel giardino il 7 settembre. Nonostante la scoperta, la famiglia della ventunenne è tornata dagli Stati Uniti, dove Chiara si trovava in vacanza, solo dieci giorni più tardi.

Nel frattempo, l’ex fidanzato di Petrolini e padre dei neonati si è recato all’anagrafe per registrare i nomi dei due bambini, Domenico Matteo e Angelo Federico, firmando anche i certificati di nascita e morte. La vicenda ha scosso profondamente la comunità e sta ancora suscitando grande dibattito in Italia.

Non perderti tutte le notizie al femminile sul canale Donna di Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *