Netanyahu: “Valuterò la grazia, ma non ammetterò le mie responsabilità”
Netanyahu: Possibile Grazia ma No alla Colpevolezza
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha rilasciato oggi un’intervista esclusiva alla giornalista australiana Erin Molan. Durante l’incontro, Netanyahu ha dichiarato di essere disposto a considerare la possibilità di richiedere la grazia al presidente Isaac Herzog. Tuttavia, ha sottolineato che non si dichiarerà mai colpevole. “Ci penserò e apprezzo molto il presidente Trump per aver agito in modo onesto e diretto,” ha commentato Netanyahu.
In merito alla questione della sua potenziale colpevolezza, il premier ha affermato con fermezza: “Non succederà. Questo processo è assurdo. Sono in tribunale tre giorni a settimana mentre combatto la guerra e cerco di espandere la pace. Sto solo cercando di spiegare perché mio figlio Yair ha ricevuto un Bugs Bunny quando aveva cinque anni, o scatole di sigari,” ha aggiunto. Netanyahu ha anche fornito una critica ai media, affermando che “i media mainstream hanno smesso di trasmettere il processo perché è troppo imbarazzante” e ha lamentato come il suo tempo dovrebbe invece essere dedicato a compiti più rilevanti per il futuro di Israele e del Medio Oriente.
Nuovi Raid Israeli a Gaza: La Situazione Aggiornata
Fonti palestinesi, riportate dalla tv qatariota Al-Jazeera, hanno confermato l’irruzione di bombardamenti israeliani sull’area di Al-Zanna, situata a est della città di Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza. Al momento non sono giunti commenti ufficiali dall’esercito israeliano rispetto a queste azioni.
Il gruppo armato palestinese Hamas, nella giornata di oggi, ha riavviato le ricerche dei corpi degli ostaggi nel quartiere Zeitoun di Gaza City. Secondo quanto riferito dall’emittente Al-Arabi, nell’enclave palestinese sono attualmente presenti i corpi di quattro ostaggi: tre israeliani e un thailandese, catturati il 7 ottobre 2023.
Inoltre, Hamas e la Jihad islamica palestinese hanno dichiarato che questa sera alle 20:00 (19:00 in Italia) consegneranno il corpo di un ostaggio alle autorità israeliane. I due gruppi armati hanno specificato che il corpo è stato trovato nella zona a nord di Khan Younis.
Violenza in Cisgiordania: Coloni Attaccano una Moschea
Parallelamente agli sviluppi in Gaza, la situazione in Cisgiordania continua a destare preoccupazioni. Coloni israeliani hanno dato fuoco alla moschea di Hajja Hamida, situata tra Deir Istiya e Kafr Haris, nel nord della Cisgiordania. Stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa Wafa, i residenti locali sono intervenuti per prevenire che le fiamme avvolgessero completamente l’edificio. Durante l’episodio, i coloni hanno imbrattato le pareti con insulti, scrivendo frasi offensive come “Muhammad – il profeta dell’Islam – è un maiale”, e minacciando il capo del Comando centrale delle Forze di difesa israeliane (Idf), Avi Blot.
A fronte di questi avvenimenti, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha espresso le sue preoccupazioni riguardo alla crescente violenza in Cisgiordania, che potrebbe ostacolare gli sforzi per mantenere un cessate il fuoco a Gaza. “C’è qualche preoccupazione per gli eventi in Cisgiordania che potrebbero minare ciò che stiamo facendo a Gaza,” ha dichiarato Rubio ai giornalisti, aggiungendo che apprezza le condanne espresse sia dal presidente Herzog sia dagli alti comandanti delle Forze di difesa israeliane nei confronti della violenza dei coloni.
La tensione nella regione sembra quindi non accennare a placarsi, mentre il mondo osserva con attenzione gli sviluppi. Fonti ufficiali e report da istituzioni di rilevanza internazionale continueranno a monitorare la situazione per fornire aggiornamenti tempestivi.
Il futuro della pace in Medio Oriente appare sempre più complesso, sollecitando un’attenta analisi e un dialogo costruttivo tra tutte le parti coinvolte.
Fonti: Al-Jazeera, Al-Arabi, Wafa.
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