Non mi cercano in tv, ma vendo milioni di copie dei miei libri
Giampiero Mughini, celebre autore, giornalista e intellettuale, è stato per anni un volto noto della televisione italiana. La sua presenza ha arricchito diversi programmi di successo come “Ballando con le Stelle”, “Grande Fratello”, “Live Non è la d’Urso”, “La Vita in Diretta”, “Controcampo”, “Tiki Taka” e il celebre “Maurizio Costanzo Show”. L’esperienza nel reality di Alfonso Signorini, però, è stata segnata da una crisi di salute dovuta a una malattia degenerativa, che ha portato Mughini a un repentino allontanamento dal piccolo schermo.
Questa lunga assenza dalla televisione non ha solo segnato un vuoto in termini di presenza mediatica, ma ha influito profondamente sulle sue finanze personali, provocando una significativa riduzione delle entrate. La mancanza di nuovi ingaggi ha generato difficoltà economiche non indifferenti, un aspetto poco noto al grande pubblico ma emerso recentemente grazie a un’intervista esclusiva rilasciata a Salvatore Merlo, vicedirettore del quotidiano Il Foglio.
Giampiero Mughini e la necessità di vendere la sua preziosa collezione di libri
Durante un’intervista apparsa su Il Foglio, Mughini ha confermato quanto fosse grave la sua situazione economica. L’85enne ha annunciato che, per far fronte alle difficoltà, sarà costretto a vendere una parte della sua immensa e preziosa collezione libraria, composta da circa 25.000 volumi. Tra i testi più rari figurano prime edizioni di autori fondamentali della letteratura italiana del Novecento come Cesare Pavese, Italo Calvino, Dino Campana, Carlo Emilio Gadda, Leonardo Sciascia, Beppe Fenoglio, Luigi Pirandello, Giorgio Bassani, Alberto Moravia, Luciano Bianciardi, Eugenio Montale e Giuseppe Ungaretti.
“Vendere i libri è come strappare l’anima,” ha raccontato Mughini con sincera amarezza. “Nella mia vita ho sempre amato collezionare libri, era l’unica cosa a cui ho davvero dedicato tutte le mie energie e risorse. Purtroppo non sono riuscito a mettere niente da parte, e ora questo sta diventando inevitabile.”
