Disoccupazione, in calo posti fissi ma dato stabile all’11,1%

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Il dato sulla disoccupazione nel mese di settembre è stabile rispetto al mese precedente, questo è quanto emerge dalla rilevazione mensile condotta dall’Istat. Nei mese scorsi gli occupati sono cresciuti soltanto di 2 mila unità rispetto ad agosto, fermando la crescita degli ultimi mesi.

I dati su base mensile

Su base mensile aumentano i lavoratori indipendenti (+19 mila), mentre calano i dipendenti (-17 mila) interrompendo l’andamento positivo registrato dall’inizio dell’anno. Tra i dipendenti il calo, si evidenzia, riguarda esclusivamente i lavoratori permanenti (-18 mila), a fronte della stabilità tra quelli a termine. Su base annua gli occupati salgono invece di 326 mila unità.

Anche il tasso di disoccupazione conferma il dato precedente e si attesta a settembre all’11,1%, in crescita invece il tasso di disoccupazione giovanile (relativo alla fascia di età 15-24 anni), che a settembre risale al 35,7%, con un aumento di 0,6 punti percentuali su base mensile.

Se si guarda invece il dato trimestrale, l’Istat evidenzia come la crescita degli occupati sia ben più marcata, e pari a 120 mila unità, 103 mila dei quali riferiti però a posti a termine.

La stima delle persone in cerca di occupazione a settembre scende ancora dello 0,2%, ovvero di 5 mila unità a 2,891 milioni. La diminuzione della disoccupazione, spiega ancora l’istituto statistico, è determinata dalla componente maschile e dagli over 35, mentre si osserva un aumento tra le donne e i 15-34enni.

In calo i posti fissi

Dall’inizio dell’anno, c’è una novità per quanto riguarda il mercato del lavoro: sono in calo i posti `fissi´. L’Istat rileva che sono in calo di 17 mila unità, a settembre, i lavoratori dipendenti e tra questi in particolare quelli permanenti.

Se si considera il trimestre, l’andamento viene confermato: l’occupazione sì cresce, ma quasi esclusivamente per i contratti a termine (+103 mila) perché quelli permanenti sono aumentati solo di 6 mila unità. Anche su base annua la crescita dei lavoratori dipendenti (+387 mila) riguarda più quelli a termine: il rialzo in questo caso è del 14,8% (+361 mila) contro i lavoratori permanenti, saliti solo dello 0,2% (+26 mila).

Il tasso di disoccupazione cresce tra i 25-34enni (+0,7 punti), cala tra i 35-49enni (-0,3 punti) e rimane stabile tra gli ultracinquantenni. Sul fronte degli inattivi, il tasso di inattività cresce tra i 25-34enni (+0,2 punti), rimane stabile tra i 35-49enni e cala tra gli over 50 (-0,1 punti).

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