Occupazione in crescita: +226 mila posti di lavoro nel secondo trimestre secondo l’Istat.
Nel secondo trimestre del 2025, l’input di lavoro è aumentato dello 0,2% rispetto al trimestre precedente. Il Pil ha registrato una leggera flessione dello 0,1%, ma è cresciuto dello 0,4% rispetto all’anno precedente. L’occupazione rimane sostanzialmente stabile, con un incremento degli indipendenti e un calo dei dipendenti a tempo indeterminato e determinato. La disoccupazione è aumentata, mentre la forza lavoro inattiva è in riduzione. I tassi di occupazione e disoccupazione mostrano segni di stabilizzazione. Al sud, si osserva un miglioramento, specialmente per le donne. Il costo del lavoro è in crescita, accompagnato da un aumento delle retribuzioni.
Andamento del Mercato del Lavoro nel Secondo Trimestre del 2025
ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre del 2025, si registra un incremento dell’input di lavoro, misurato attraverso le ore lavorate, con un aumento dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. Nonostante ciò, il Pil ha mostrato un lieve calo dello 0,1% in termini congiunturali, ma ha registrato un aumento dello 0,4% su base annua. Il numero totale di occupati si mantiene stabile rispetto al primo trimestre, ma emerge una riduzione dei dipendenti a tempo indeterminato e determinato, contrapposta a un incremento degli autonomi.
In questo contesto, il numero di disoccupati è aumentato (+13 mila), mentre quelli degli inattivi (15-64 anni) hanno mostrato una diminuzione. I tassi di occupazione, disoccupazione e inattività rimangono pressoché invariati, attestandosi rispettivamente al 62,6%, 6,3% e 33,0%. I dati provvisori di luglio 2025 mostrano un incremento nel numero di occupati e nel relativo tasso, accompagnato da una diminuzione del tasso di disoccupazione e da un lieve aumento di quello di inattività per la fascia 15-64 anni.
Per quanto riguarda il costo del lavoro, vi è stato un incremento dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, sebbene la crescita sia rallentata rispetto ai trimestri precedenti. Questo trend si riflette in un aumento annuale del costo del lavoro pari al 3,6%, principalmente a causa dell’aumento dei contributi sociali e delle retribuzioni. Il ricorso alla cassa integrazione ha mostrato un calo rispetto all’anno precedente, evidenziando una situazione lavorativa in miglioramento.
Infine, nel Mezzogiorno si osserva un incremento del tasso di occupazione, mentre il tasso di disoccupazione si riduce. Le donne beneficiano di un aumento nel tasso di occupazione superiore a quello degli uomini, mentre i tassi di disoccupazione e inattività presentano dinamiche diverse a seconda delle classi di età. La situazione lavorativa sembra quindi mostrare segnali di stabilizzazione e crescita in diverse aree del paese.
Analisi dell’Occupazione in Italia: Trend e Dinamiche nel 2025
ROMA (ITALPRESS) – Nel secondo trimestre del 2025, l’input di lavoro, misurato dalle ore lavorate, ha fatto registrare un incremento dello 0,2% rispetto al trimestre precedente, con una crescita dell’1,7% rispetto allo stesso periodo del 2024. In questo frangente, il Pil ha visto una leggera diminuzione dello 0,1% in termini congiunturali, mentre ha mostrato un aumento dello 0,4% rispetto all’anno precedente. Il numero degli occupati è rimasto costante rispetto al primo trimestre del 2025, evidenziando una riduzione sia dei lavoratori dipendenti a tempo indeterminato (-21 mila) che a tempo determinato (-45 mila), compensata però dall’aumento degli occupati autonomi (+74 mila). Si è registrato anche un incremento nel numero di disoccupati (+13 mila), mentre gli inattivi tra i 15 e i 64 anni sono diminuiti di 16 mila unità.
L’Istat ha riferito che nei dati provvisori di luglio 2025, il tasso di occupazione ha visto un incremento dello 0,1 punti, in parallelo a una diminuzione del tasso di disoccupazione dello 0,3 punti, mentre il tasso di inattività ha vissuto un lieve aumento (+0,1 punti). Anche se il numero di occupati è aumentato di 226 mila unità rispetto all’anno precedente, questo è stato accompagnato da un calo dei dipendenti a termine nel medesimo periodo. La crescita occupazionale nel Mezzogiorno ha continuato a mostrarsi evidente, con un aumento del tasso di occupazione e una diminuzione del tasso di disoccupazione.
Da un punto di vista aziendale, le posizioni lavorative dipendenti continuano a crescere (+0,4% rispetto al trimestre precedente), anche se il tasso di ore lavorate per dipendente ha mostrato un calo. Parallelamente, il costo del lavoro per Unità di lavoro equivalente ha registrato un incremento, sebbene in misura più contenuta rispetto ai mesi precedenti, con un aumento delle retribuzioni e dei contributi sociali. Questo è indicativo di un rafforzamento dei miglioramenti retributivi dopo i recenti rinnovi contrattuali.
Infine, il divario territoriale nel mercato del lavoro continua ad attenuarsi, con il tasso di occupazione in aumento nel Mezzogiorno e una leggera stabilità nelle altre regioni. Le donne mostrano una crescita più marcata nel tasso di occupazione rispetto agli uomini, mentre i giovani tra i 15 e i 34 anni continuano a registrare una diminuzione nell’occupazione. La situazione lavorativa sembra avviarsi verso una direzione positiva, come sottolineato anche dalla Premier Meloni.
Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it
