Olio di semi venduto come extravergine in Puglia: allerta di Lollobrigida
Sequestro di Olio Non Conforme in Puglia: Allerta Frodi Alimentari
Un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Lecce ha portato al sequestro di olio d’oliva spacciato per extravergine e biologico, rivelando un complesso sistema di frodi alimentari. Il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha espresso la sua indignazione definendo la vicenda “un fatto gravissimo e un inganno intollerabile”. L’operazione ha riguardato 38 comuni salentini, dove l’olio, in realtà composto da oli di categoria inferiore e olio di semi, è stato utilizzato nei pasti delle mense scolastiche e nei centri per anziani.
Lollobrigida ha ringraziato l’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi (ICQRF) e la Guardia di Finanza per il loro operato, sottolineando come la legalità e la qualità siano fondamentali per il Made in Italy. Il ministro ha ricordato anche un’altra operazione recente in Sicilia, in cui sono stati sequestrati 3 milioni di litri di latte maltese venduto come italiano. Questi eventi evidenziano l’importanza dei controlli lungo la filiera agroalimentare.
Detective anti-frode: il Lavoro delle Forze dell’Ordine
Le indagini svolte dai finanzieri del Comando Provinciale di Lecce, insieme agli ispettori dell’ICQRF, hanno avuto inizio dopo i sequestri di un impianto di imbottigliamento e oltre 6 mila litri di olio non conforme, dichiarato come “extravergine” da un produttore calabrese. Le analisi hanno evidenziato che l’olio conteneva per una parte olio di semi di girasole e per l’altra olio “lampante”, non idoneo al consumo umano. Questa operazione ha portato a svelare un sistema fraudolento legato alla fornitura di pasti pubblici.
Gli accertamenti hanno rivelato che, nei 25 “centri cottura” collegati alla società investigata, venivano impiegati oli di categoria inferiore rispetto a quanto previsto dai contratti d’appalto. In almeno 38 tonnellate di prodotto, si è registrata l’assenza di olio extravergine d’oliva e biologico, a favore di oli di provenienza sconosciuta, forniti da un imprenditore calabrese connivente. Gli indagati, due imprenditori salentini e uno calabrese, hanno ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari per frode nelle pubbliche forniture e contraffazione di indicazioni geografiche.
Implicazioni e Reazioni Locali
L’indagine non ha solo colpito i diretti responsabili, ma ha anche sollevato preoccupazioni tra i comuni coinvolti, che ora sono stati informati della potenziale frode. I comuni, responsabili della refezione scolastica e per anziani, stanno valutando la possibilità di revocare i contratti con la società chiamata in causa. La reputazione della qualità del cibo servito nelle mense pubbliche è ora messa a dura prova, causando un’ondata di venerazione tra i cittadini.
Il ministro Lollobrigida ha insistito sul fatto che “chi pensa di aggirare le regole” troverà sempre autorità pronte a intervenire a tutela dei cittadini e dei produttori onesti. Il sistema di vigilanza, sottolinea, è imperativo per garantire l’integrità del settore agroalimentare, essenziale per il Made in Italy.
Le operazioni non si limitano ai confini regionali e pongono l’accento su un problema che può estendersi anche al mercato nazionale. La questione della tracciabilità degli alimenti e della qualità dei prodotti è un tema di grande rilevanza, che richiede una continua attenzione e un approccio rigoroso da parte delle istituzioni preposte.
In un contesto in cui la fiducia dei consumatori è sempre più fragile, il governo e le autorità locali devono agire con determinazione. Le frodi alimentari non solo danneggiano i consumatori, ma minano anche la reputazione di un’intera nazione, portando a conseguenze devastanti per l’economia locale e nazionale.
L’impegno delle forze dell’ordine e delle agenzie governative è un passo importante verso la sicurezza alimentare, ma è altrettanto fondamentale che i cittadini rimangano vigili e facciano sentire la propria voce nella lotta contro le frodi. Solo così sarà possibile proteggere le vere eccellenze del Made in Italy e garantire un futuro migliore per la filiera agroalimentare.
Fonti Ufficiali: Italpress, ICQRF.’
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