Pace attraverso il dialogo: i cristiani possono costruire un futuro migliore insieme.
Papa Leone XIV ha recentemente condiviso le impressioni dal suo primo viaggio apostolico in Turchia e Libano, sottolineando l’importanza del dialogo ecumenico. Insieme al Patriarca ecumenico Bartolomeo, ha pregato a Iznik, rinnovando l’impegno per l’unità dei cristiani. Durante il viaggio, ha incontrato la comunità cattolica turca, che vive il Vangelo attraverso l’aiuto ai bisognosi. In Libano, ha riscontrato una forte coesione sociale e ha ricevuto conforto dalle testimonianze dei libanesi, in particolare dai familiari delle vittime dell’esplosione a Beirut. Papa Leone XIV ha ribadito che la pace è possibile attraverso il dialogo interreligioso.
Riflessioni dal Viaggio Apostolico in Turchia e Libano
ROMA (ITALPRESS) – Recentemente, ho fatto ritorno dal mio primo viaggio apostolico in Turchia e Libano. Insieme al caro fratello Bartolomeo, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, e a rappresentanti di altre confessioni cristiane, ci siamo riuniti a Iznik, l’antica Nicea, per pregare insieme. Vogliamo rendere grazie a Dio e rinnovare il nostro impegno nel percorso verso l’unità visibile di tutti i cristiani. Durante la mia visita in Turchia, ho avuto l’opportunità di incontrare la comunità cattolica, la quale, attraverso un dialogo paziente e un servizio a coloro che soffrono, porta avanti il Vangelo dell’amore.
Il Libano si presenta come un mosaico di convivenza, e ho trovato grande conforto ascoltando molte testimonianze in tal senso. Ho incontrato persone che annunciano il Vangelo accogliendo gli sfollati, visitando i carcerati e condividendo il cibo con chi ne ha bisogno. Queste esperienze testimoniano un forte spirito di solidarietà e impegno verso il prossimo, ricordandoci l’importanza di agire per il bene della comunità.
Durante il viaggio, sono stato profondamente toccato dall’affetto che la gente mi ha dimostrato. Un momento particolarmente significativo è stato l’incontro con i familiari delle vittime dell’esplosione nel porto di Beirut. I libanesi cercavano una parola di conforto e una presenza che potesse alleviare il loro dolore, ma è stata la loro fede e il loro entusiasmo a offrire a me una grande lezione di resilienza.
Il recente viaggio ci ricorda che la pace è un obiettivo raggiungibile e che i cristiani, dialogando con uomini e donne di diverse fedi e culture, possono davvero contribuire a costruirla. La nostra testimonianza di unità e collaborazione è fondamentale per promuovere un messaggio di armonia e comprensione reciproca.
Papa Leone XIV: Un Viaggio di Speranza tra Turchia e Libano
ROMA (ITALPRESS) – Da pochi giorni, Papa Leone XIV ha condiviso le sue impressioni dopo il primo viaggio apostolico in Turchia e Libano. Insieme all’amato fratello Bartolomeo, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, e altri rappresentanti di diverse confessioni cristiane, ha partecipato a momenti di preghiera ad Iznik, l’antica Nicea. Il Papa ha espresso gratitudine a Dio e ha rinnovato l’impegno per la piena unità visibile di tutti i cristiani. Durante la sua visita in Turchia, ha avuto anche la gioia di incontrare la comunità cattolica, la quale, attraverso il dialogo costruttivo e il servizio ai più bisognosi, continua a testimoniare il Vangelo dell’amore.
In Libano, il Santa Sede ha trovato un paese dipinto di convivenza e pluralismo. L’esperienza di ascoltare numerose testimonianze ha arricchito il Papa, che ha incontrato persone impegnate ad annunciare il Vangelo, accogliendo gli sfollati e visitando i carcerati. Questo spirito di solidarietà e condivisione si manifesta tangibilmente anche attraverso atti semplici, come la condivisione del pane con chi si trova in difficoltà, segno di una comunità viva e attenta.
Il Papa ha anche parlato dell’emozione provata nel vedere tanta gente salutarlo per strada, e ha sottolineato come l’incontro con i familiari delle vittime dell’esplosione nel porto di Beirut abbia rappresentato un momento toccante. Sebbene i libanesi cercassero parole di conforto, la loro fede e il loro entusiasmo hanno contagiato anche il Santo Padre, restituendogli vigore e speranza.
Le esperienze vissute in Turchia e Libano ci rammentano che la pace è un obiettivo raggiungibile. I cristiani, dialogando con uomini e donne di diverse fedi e culture, possono attivamente partecipare alla costruzione di un mondo migliore. Non dimentichiamo mai che la pace è una possibilità concreta.
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