Pensioni sotto attacco: sindacati divisi, sciopero in arrivo per richieste salariali.
Proteste e Critiche alla Legge di Bilancio 2026
La Legge di Bilancio 2026 ha suscitato forti contestazioni da parte dei sindacati, principalmente per i tagli e i mancati investimenti a sostegno dei lavoratori. Tra le misure più contestate emergono l’allungamento del termine per il pensionamento, previsto a partire dal 2028, oltre a contratti di lavoro che non tengono il passo con l’inflazione. A queste preoccupazioni, si aggiunge la riduzione delle supplenze nella scuola, ora limitate a dieci giorni.
I sindacati registrano opinioni diverse sulle modalità di protesta, riflettendo una mancanza di coordinamento che potrebbe ridurre l’impatto delle loro iniziative. Si assiste, infatti, a uno spezzettamento delle contestazioni, un’argomentazione che ricorda eventi passati, dove una mancanza di unità ha portato a una dispersione di adesioni e, conseguentemente, a un indebolimento delle mobilitazioni contro il Governo.
Recentemente, i cinque sindacati – Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Gilda e Anief – hanno espresso le loro preoccupazioni durante un incontro a Roma, sottolineando l’assenza di attenzione della Finanziaria nei confronti della scuola e dei suoi operatori. Secondo i rappresentanti sindacali, sono necessarie ulteriori risorse per valorizzare il settore.
