Piano della casa in Emilia-Romagna: azzerare gli alloggi pubblici sfitti per un futuro migliore.
Emilia-Romagna: Un Piano Innovativo per la Casa
BOLOGNA (ITALPRESS) – La Regione Emilia-Romagna ha lanciato un ambizioso Piano per la riqualificazione del patrimonio di Edilizia residenziale pubblica (Erp) e di Edilizia residenziale sociale (Ers). L’obiettivo è azzerare gli alloggi pubblici attualmente sfitti, che necessitano di lavori di ristrutturazione, per riassegnarli rapidamente a lavoratori e lavoratrici con reddito medio e medio-basso. Questa iniziativa rappresenta un passo concreto verso il diritto alla casa, e il provvedimento è stato presentato a Bologna dal presidente Michele de Pascale e dall’assessore alle Politiche abitative Giovanni Paglia.
A disposizione ci saranno fondi fino a 300 milioni di euro, dei quali 200 milioni tramite un mutuo a tasso agevolato con la Banca europea degli investimenti e 100 milioni provenienti da finanziamenti regionali. Questo piano si inserisce in un contesto di crescente emergenza abitativa, dove molti cittadini si trovano ad affrontare crescenti difficoltà nel trovare alloggi accessibili.
Un’Iniziativa Senza Precedenti
“Oggi presentiamo un provvedimento innovativo, il primo del suo genere assunto da una Regione”, dichiarano de Pascale e Paglia. “Prevediamo un ampio coinvolgimento dei territori e delle parti sociali nel Patto per il Lavoro e per il Clima. È una risposta concreta a un’emergenza abitativa in forte crescita, soprattutto per gli appartamenti in affitto.” C’è quindi un desiderio di valorizzare il patrimonio abitativo pubblico, incrementando la disponibilità di alloggi in affitto a canone calmierato, che saranno accessibili a famiglie, lavoratori e studenti che attualmente faticano a trovare soluzioni nel mercato privato.
Il piano ha come obiettivo di garantire un miglioramento dei servizi abitativi sotto la regia della Regione, in sinergia con le amministrazioni locali e gli Enti gestori. Il presidente de Pascale ha affermato che l’Emilia-Romagna è collocata in una posizione favorevole per motivi di studio e lavoro, oltre ad essere sempre più attrattiva dal punto di vista turistico. “Questa dinamica è positiva, ma deve essere governata; non possiamo lasciare tutto al mercato”, ha continuato. “Lavoreremo per salvaguardare il modello di welfare e coesione sociale che è il vero valore aggiunto della nostra regione.”
In aggiunta a questo piano iniziale, sono previsti ulteriori provvedimenti di natura urbanistica, in collaborazione con il sistema produttivo locale.
La Richiesta di un Piano Casa Nazionale
Un tema fondamentale che emerge dalle dichiarazioni di de Pascale e Paglia è la necessità di un Piano casa nazionale sostenuto da adeguate risorse. “Questo provvedimento manca da troppo tempo; senza di esso, ogni misura locale rischia di essere non esaustiva”, hanno avvertito i due esponenti regionali. Le linee di intervento delineate nel Piano si articolano in due direzioni principali:
La prima riguarda la riqualificazione delle abitazioni. Secondo una prima stima dell’Osservatorio regionale del sistema abitativo, circa 3.500 alloggi attualmente non sono assegnati a causa della necessità di interventi di ristrutturazione. Il valore medio dei lavori eseguibili è di circa 30 mila euro, il che sottolinea la quantità significativa di investimenti richiesti per restituire questi appartamenti al mercato.
La seconda linea di intervento è focalizzata sull’efficienza energetica degli edifici Erp. Questa azione mira a ridurre il più possibile le condizioni di povertà energetica, garantendo che le case siano non solo accessibili, ma anche sostenibili. Un aspetto cruciale per il futuro del settore abitativo e per la salute del nostro pianeta.
Per ulteriori dettagli sulla proposta della Regione Emilia-Romagna, si può visitare il sito ufficiale della Regione Emilia-Romagna.
In conclusione, questo Piano per il diritto alla casa segna un passo significativo verso la trasformazione del modo in cui gli alloggi pubblici vengono gestiti e riqualificati. È fondamentale continuare il dialogo con tutte le parti coinvolte e adottare un approccio integrato che possa servire da modello per altre regioni e enti locali in Italia.
Per un’ulteriore approfondimento, puoi guardare il video di presentazione del Piano nella libreria video ufficiale.
(ITALPRESS).
Non perderti tutte le notizie di cronaca su Blog.it
