Piano Nazionale Sementi Biologiche: finanziamenti Masaf e attuazione CREA per la sostenibilità agricola.
Il Piano Nazionale Sementi Biologiche: Un Sforzo Strategico per l’Agricoltura Italiana
ROMA (ITALPRESS) – Il settore dell’agricoltura biologica in Italia si prepara a ricevere un nuovo impulso grazie al Piano Nazionale Sementi Biologiche (PNSB). Questo progetto, presentato dal sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura, Luigi D’Eramo, mira a migliorare la qualità e la quantità delle sementi biologiche, un presupposto essenziale per mantenere la leadership dell’Italia a livello internazionale. Le porzioni di superficie coltivata a biologico sono in costante aumento, ma ciò non corrisponde a una pari disponibilità di sementi certificate. Questo divario rappresenta una sfida significativa per le aziende agricole che desiderano intraprendere un percorso verso il biologico.
Obiettivi Strategici del Piano Nazionale
Il PNSB è orientato verso obiettivi chiari e ben definiti. Un aspetto cruciale è l’aumento della disponibilità di sementi biologiche, necessario per ridurre progressivamente il numero di deroghe. Le aziende agricole, infatti, spesso si trovano a ricorrere a sementi non biologiche, una prassi che è divenuta una consuetudine piuttosto che una soluzione temporanea per situazioni straordinarie. Questo non solo penalizza i produttori di sementi biologiche, ma ostacola anche la conversione delle aziende agricole verso pratiche più sostenibili. La progettazione e l’implementazione del PNSB si inseriscono in un contesto più ampio, volto a garantire una filiera sementiera nazionale autonoma e strutturata.
Un elemento fondamentale sarà il contributo della ricerca. Il CREA, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi dell’Economia Agraria, giocherà un ruolo chiave grazie ai suoi centri specializzati. La ricerca è essenziale per sviluppare varietà di piante che rispondano adeguatamente ai bisogni degli agricoltori, fornendo loro soluzioni innovative e funzionali.
Italia: Leader in Europa per il Biologico
Nonostante le sfide, l’Italia continua a riconfermare la sua posizione di leader nel settore biologico a livello europeo, sia per quanto riguarda la superficie coltivata sia per il numero di operatori attivi. Le statistiche indicano che le aziende biologiche italiane sono in costante crescita, con un aumento dell’interesse da parte dei consumatori verso prodotti sostenibili e rispettosi dell’ambiente. Tuttavia, per garantire che questo trend positivo possa proseguire, è necessario affrontare il problema della scarsità di sementi bio certificate.
Secondo il “Rapporto sul biologico in Italia” pubblicato da Sinab (Sistema Nazionale d’Informazione sul Bio), la crescita della superficie biologica è accompagnata da una richiesta di sementi sempre più elevata. Le aziende dotate di buone pratiche agricole e che intendono adottare il biologico devono poter contare su una gamma varietale ampia e facilmente accessibile. La mancanza di varietà rappresenta non solo una limitazione, ma anche un serio ostacolo alla possibilità di expandere le coltivazioni biologiche, penalizzando così il settore nel suo insieme.
Importanza della Filiera Sementiera Nazionale
Una filiera sementiera autonoma e ben strutturata è cruciale per supportare il comparto agricolo italiano. Investire nella produzione di sementi bio non solo migliora la sostenibilità del settore, ma contribuisce anche all’autosufficienza alimentare del Paese. Il Piano Nazionale Sementi Biologiche si propone proprio di affrontare queste problematiche, con l’obiettivo di creare un sistema in grado di rispondere proattivamente alle sfide del mercato.
Non si tratta di un processo semplice; occorre un impegno concertato da parte di istituzioni e operatori del settore. La collaborazione con enti di ricerca, istituti universitari e organizzazioni di categoria sarà fondamentale per raggiungere gli obiettivi prefissati. Un approccio integrato permetterà di sviluppare varietà vegetali innovative che possano soddisfare le esigenze di un mercato in continua evoluzione, contribuendo a una maggiore diversificazione delle produzioni.
Il PNSB rappresenta dunque un passo significativo verso un’agricoltura più sostenibile, capace di coniugare innovazione e tradizione. L’azione coordinata delle diverse parti interessate non solo consentirà di superare le criticità attuali, ma porrà anche le basi per un futuro più florido e resiliente per il settore. Fonti ufficiali, come il sito del Ministero dell’Agricoltura e il CREA, forniscono ulteriori dettagli e aggiornamenti sullo stato di avanzamento del progetto e sulle iniziative collegate.
(ITALPRESS)
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