Pier Silvio Berlusconi torna in vetta Top Manager Reputation, con Orcel e Descalzi sul podio

Pier Silvio Berlusconi torna in vetta Top Manager Reputation, con Orcel e Descalzi sul podio

Pier Silvio Berlusconi torna in vetta Top Manager Reputation, con Orcel e Descalzi sul podio

A novembre la Top Manager Reputation, osservatorio di Reputation Manager SpA SB, evidenzia le performance del terzo trimestre di importanti leader aziendali italiani. Pier Silvio Berlusconi guida la classifica grazie ai risultati straordinari di MFE. Andrea Orcel e Claudio Descalzi si distinguono per la crescita bancaria e le strategie energetiche innovative. Tra gli altri spiccano Renato Mazzoncini e Carlo Messina per i solidi utili e investimenti rilevanti. Notevole è la presenza di manager che hanno avviato collaborazioni strategiche, festeggiato anniversari importanti o guidato rilevanti incrementi di capitale, consolidando la loro reputazione nel panorama economico nazionale ed europeo.

Analisi di novembre sulla Top Manager Reputation: risultati, crescita e leadership

Nel mese di novembre, le performance del terzo trimestre animano la classifica della Top Manager Reputation (www.topmanagers.it), l’Osservatorio permanente curato da Reputation Manager SpA SB. Pier Silvio Berlusconi si conferma al primo posto con un punteggio di 87,92, grazie ai risultati brillanti di MFE che ha raddoppiato l’utile nei primi nove mesi dell’anno. Andrea Orcel sale di due posizioni attestandosi a 87,40, sostenuto dall’attenzione dell’UE sul settore bancario attraverso la procedura sul Golden Power che ha rallentato l’offerta di UniCredit su BPM. UniCredit ha sorpreso con un utile netto di 2,6 miliardi nel trimestre e un profitto netto di 8,7 miliardi nei nove mesi, in crescita del 13%. Claudio Descalzi, AD di Eni, occupa il terzo posto con 87,35, rafforzando la collaborazione con Petronas per il gas asiatico e celebrando i 30 anni di quotazione al NYSE, oltre ad aver chiuso il trimestre sopra le aspettative.

Renato Mazzoncini di A2A si posiziona quarto con un punteggio di 86,64 presentando un piano industriale aggiornato al 2025 che prevede investimenti per 23 miliardi. Quinto Carlo Messina, AD di Intesa Sanpaolo, con un utile di 7,6 miliardi nei primi nove mesi (+6%) e il prestigioso riconoscimento di European Banker of the Year 2024. Matteo Del Fante, AD di Poste, sale di quattro posizioni a quota 80,75, festeggiando i 150 anni del risparmio postale insieme a CDP e al Presidente Mattarella. Seguono Alessandro Benetton, stabile al settimo posto, e Stefano Donnarumma di FS, che sale tra le prime dieci grazie alle strategie sull’alta velocità in Germania. Chiudono la top ten Urbano Cairo e Luca de Meo.

Tra le nuove ascese si segnalano Flavio Cattaneo di Enel, che raggiunge un massimo storico in borsa con un aumento del 50% dall’inizio del mandato, e Giuseppina Di Foggia di Terna, in crescita con oltre 2 miliardi di investimenti nei nove mesi. Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, avanza di due posizioni portandosi al tredicesimo posto grazie a risultati solidi e investimenti focalizzati sulla sostenibilità. Altri nomi in evidenza includono Pierroberto Folgiero, Cristina Scocchia, Pietro Labriola e Gian Maria Mossa, mentre Marina Berlusconi sale al diciottesimo posto e Giuseppe Castagna conferma la propria posizione al diciannovesimo.

Roberto Cingolani, AD di Leonardo, guadagna quattro posizioni collocandosi ventesimo grazie alla creazione di un importante polo europeo dello spazio insieme ad Airbus e Thales, con 6,5 miliardi di ricavi e 25 mila dipendenti. Nella Top 200 emergono significative progressioni, come quelle di Paolo Gallo che entra nel cda di Mediobanca, Giovanni Gorno Tempini che celebra i 175 anni di CDP, e Claudio Andrea Gemme di Anas, vincitore del Plan Award. Altri protagonisti includono Pasqualino Monti con i suoi piani per la sostenibilità, Carlo Cimbri con l’apertura della sede Unipol a Bruxelles, e Vincenzo Sanasi D’Arpe, impegnato nel rifinanziamento del Fondo di garanzia per i mutui casa. Tra gli ulteriori protagonisti si trovano Luca Ferrari di Bending Spoons, Guido Barilla negli USA e Vinicio Mosè Vigilante del Gse, che lancia iniziative per supportare i Comuni nella transizione energetica.

Performance e Posizioni di Spicco nella Top Manager Reputation di Novembre

Nel mese di novembre, la Top Manager Reputation, monitorata dall’Osservatorio permanente di Reputation Manager SpA SB, mostra un panorama molto animato grazie ai risultati economici del terzo trimestre. Al primo posto si conferma Pier Silvio Berlusconi con un punteggio di 87.92, spinto dal raddoppio dell’utile di MFE nei primi nove mesi dell’anno. Andrea Orcel guadagna due posizioni con 87.40, favorito anche dal possibile riavvio delle dinamiche bancarie in Europa legate a procedure regolamentari. UniCredit, infatti, supera le aspettative con un utile netto trimestrale di 2,6 miliardi e 8,7 miliardi nei nove mesi (+13%). Claudio Descalzi di Eni si posiziona terzo con 87.35, grazie a collaborazioni strategiche con Petronas e risultati trimestrali superiori alle attese, oltre a festeggiare tre decenni di presenza al Nyse.

Renato Mazzoncini di A2A si trova quarto con un punteggio di 86.64, dopo aver aggiornato il piano industriale con investimenti per 23 miliardi entro il 2025, mentre Carlo Messina di Intesa Sanpaolo, quinto con 86.01, chiude i nove mesi con un utile di 7,6 miliardi (+6%) e si aggiudica il titolo di European Banker of the Year 2024. Matteo Del Fante di Poste celebra con CDP e il Presidente Mattarella i 150 anni del risparmio postale, guadagnando quattro posizioni fino a quota 80.75. Alessandro Benetton conferma il suo ruolo con 80.39, mentre Stefano Donnarumma di FS sale di un gradino a 78.75, focalizzandosi sull’espansione dell’alta velocità in Germania. Urbano Cairo e Luca de Meo completano la top ten.

Fra i protagonisti, Flavio Cattaneo di Enel avanza con 73.54, segnando un record storico in borsa con una crescita del 50% nel 2023. Giuseppina Di Foggia di Terna migliora posizione con 73.50, registrando una crescita nei primi nove mesi e oltre 2 miliardi di investimenti. Luca Dal Fabbro di Iren, al tredicesimo posto con 72.52, spinge gli investimenti soprattutto sulla sostenibilità, seguito da Pierroberto Folgiero, Cristina Scocchia, Pietro Labriola e Gian Maria Mossa. Marina Berlusconi e Giuseppe Castagna chiudono rispettivamente la diciottesima e diciannovesima posizione, con movimenti significativi.

Roberto Cingolani di Leonardo si distingue con un balzo di quattro posizioni fino a 66.14, avviando collaborazioni con Airbus e Thales per creare un gigante europeo dello Spazio. Sempre nella Top 200 si registrano importanti avanzamenti: Paolo Gallo entra nel cda di Mediobanca, Giovanni Gorno Tempini celebra i 175 anni di CDP, Claudio Andrea Gemme di Anas conquista il Plan Award, mentre altri leader come Pasqualino Monti, Carlo Cimbri, Vincenzo Sanasi D’Arpe, Luca Ferrari, Guido Barilla e Vinicio Mosè Vigilante segnano progressi significativi nei rispettivi ambiti. Questi dati delineano un quadro dinamico e in continua evoluzione del panorama manageriale italiano.

Non perderti tutte le notizie di economia su Blog.it

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *