Previsioni: l’intelligenza artificiale sostituirà il lavoro umano entro il 2026.
Antonia Dean, partner di Black Operator Ventures, ha aggiunto che anche se le aziende non stanno spostando i budget per il lavoro verso progetti di AI, sarà comunque probabile che segnalino l’AI come causa di licenziamenti o di riduzione dei costi del personale.
“La complessità qui è che molte imprese, nonostante siano pronte o meno all’uso riuscito delle soluzioni AI, affermeranno di aumentare gli investimenti in AI per giustificare la riduzione della spesa in altre aree o i tagli alle forze lavoro,” ha spiegato Dean. “In realtà, l’AI diventerà il capro espiatorio che i dirigenti useranno per giustificare errori passati.”
Molte aziende di AI sostengono che la loro tecnologia non elimina posti di lavoro, ma piuttosto spalanca la strada a lavoratori impegnati in “lavori profondi” o a mansioni a più alta qualificazione, mentre l’AI si occuperà di lavori ripetitivi e “superflui.”
Tuttavia, non tutti sono convinti da questo argomento e ci sono timori consistenti riguardo alla possibilità di automatizzazione dei posti di lavoro. Secondo i VC che investono in questo settore, tali preoccupazioni non sembrano placarsi nel 2026.
Fonti: MIT Technology Review, TechCrunch
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