Pride 2023: Schlein accusa la destra di attacco ai diritti, Meloni in silenzio.

Pride 2023: Schlein accusa la destra di attacco ai diritti, Meloni in silenzio.

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Elly Schlein, segretaria del PD, critica le destre nazionaliste, in particolare Giorgia Meloni, accusandole di cercare di omogeneizzare la società mentre trascurano le vere problematiche sociali come la povertà. Sottolinea l’importanza della difesa di tutte le famiglie e i diritti individuali, soprattutto in relazione a migranti e alla comunità Lgbtqia+. Commentando la grande partecipazione al Pride di Budapest nonostante i divieti, Schlein lamenta il silenzio della Meloni sulla questione, evidenziando la posizione critica dell’Italia nei diritti Lgbtqia+ e chiedendo all’Unione Europea sanzioni per chi viola i principi fondamentali.

Schlein Critica le Destre Nazionaliste e Chiede Maggiore Rispetto per i Diritti Umani

ROMA (ITALPRESS) – La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, sottolinea con fermezza l’atteggiamento delle destre nazionaliste, tra cui Giorgia Meloni, evidenziando la loro inclinazione a uniformare le differenze. Durante un’intervista a “La Repubblica”, Schlein ha affermato che, sebbene parlino di famiglia tradizionale, non sono un modello esemplare. Secondo lei, è fondamentale difendere tutti i tipi di famiglie. Invece di combattere contro la povertà e rispondere alle esigenze della popolazione, le destre si concentrano sulla limitazione delle libertà individuali, spesso attaccando migranti e diritti Lgbtqia+, per deviare l’attenzione dai tagli alla sanità pubblica e alla mancata introduzione di un salario minimo.

La segretaria ha poi commentato l’ampia partecipazione al Pride di Budapest, che ha messo in mostra oltre 200.000 manifestanti nonostante il divieto di Viktor Orban. Schlein ha fatto notare l’assenza di commenti da parte di Meloni riguardo a questo evento, definendo il suo silenzio “grave”. Ha affermato che la premier ha perso un’ulteriore occasione per sostenere i valori di democrazia e libertà, sottolineando che la situazione in Italia è preoccupante, dato che il Paese occupa il 35esimo posto su 42 nella difesa dei diritti delle persone Lgbtqia+ secondo il rapporto di Ilga-Europe.

Di fronte alla domanda su una possibile reazione più incisiva da parte della presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, nei confronti di Orban, Schlein ha espresso la necessità di una maggiore responsabilità da parte dell’Unione Europea. Ha chiesto che venga garantito il rispetto dei trattati europei e dei principi dello stato di diritto. Le nazioni che non rispettano tali principi, come l’Ungheria, non dovrebbero avere accesso ai fondi europei, specialmente mentre violano diritti fondamentali e rifiutano di accogliere richiedenti asilo.

In un contesto di crescente tensione politica e sociale, Schlein ha ribadito l’importanza di un’azione decisa da parte delle istituzioni europee per garantire un futuro più giusto e rispettoso per tutti.

Elly Schlein critica le destre nazionaliste e difende i diritti Lgbtqia+

ROMA (ITALPRESS) – Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha espresso forti critiche nei confronti delle attuali forze politiche nazionaliste, in particolare nei confronti della premier Giorgia Meloni. Durante un’intervista con il quotidiano “La Repubblica”, ha sottolineato come queste destre abbiano l’obiettivo di omogeneizzare le differenze, facendo riferimento all’idea di famiglia tradizionale. Secondo Schlein, è fondamentale proteggere tutti i tipi di famiglia e non solo quelle che rispecchiano una visione ristretta.

La segretaria ha denunciato come l’attenzione delle destre sia rivolta più a limitare le libertà individuali che a combattere contro la povertà e a rispondere ai bisogni delle persone. Ha anche evocato le battaglie ideologiche contro i migranti e i diritti Lgbtqia+, che servono, a suo avviso, a distogliere l’attenzione dal taglio della sanità pubblica e dalla mancata introduzione di un salario minimo. A margine di queste riflessioni, Schlein ha fatto riferimento al recente successo del Pride di Budapest, evento che ha richiamato oltre 200.000 partecipanti nonostante il divieto del governo di Viktor Orban.

Il silenzio della Meloni sulla manifestazione è stato considerato da Schlein un gravissimo errore, evidenziando la sua mancanza di difesa dei valori democratici e delle libertà. Ha sottolineato che l’Italia occupa una posizione bassa nel rapporto di Ilga-Europe riguardo alla salvaguardia dei diritti Lgbtqia+, posizionandosi al 35° posto su 42 paesi. Questo dato, secondo Schlein, riflette una realtà preoccupante che va affrontata con urgenza.

Interrogata sulla risposta della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nei confronti di Orban, Schlein ha affermato che l’Unione Europea deve impegnarsi a rispettare i trattati e tutelare i principi dello stato di diritto. Ha sottolineato che chi viola questi principi deve affrontare sanzioni adeguate, inclusa la questione dei fondi europei per l’Ungheria, che non possono essere concessi a un paese che rifiuta di rispettare diritti fondamentali.

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